Se qualcuno è troppo distratto da altro per darci attenzioni… dovremmo rivolgere la nostra attenzione… verso qualcuno che sia più concentrato…
Quante volte nella nostra vita abbiamo dovuto ascoltare frasi che iniziavano con ‘cerca di capire’?
In quante occasioni poi a quelle tre parole seguivano pretesti od obiezioni volti a giustificare un comportamento che avevamo evidenziato o una spiegazione a qualcosa che proprio non ci era andato giù?
Era davvero una nostra mancata capacità di immedesimarci nei panni dell’altro oppure semplicemente una frase fatta utilizzata per mantenere ben saldo lo scettro del gioco?
Dove finisce la reale esigenza di essere compresi e dove inizia invece la menzogna, il voler coprire altro, il pretendere di gestire la situazione a proprio vantaggio?
Nella vita abbiamo avuto l’opportunità di incontrare persone molto differenti tra loro, alcune sincere oltre ogni dubbio, talmente tanto da non avere alcun filtro necessario a volte per addolcire la pillola; altre esitanti e dubitanti, così confuse dentro se stesse da aumentare esponenzialmente il disorientamento di chi ha a che fare con loro e incapaci di dire le cose come stanno perché neanche loro hanno idea di come stiano; molte totalmente determinate a nascondere la realtà, o a raccontarla in modo differente a seconda di quale sia il vantaggio maggiore del momento, o ancora a capovolgere un errore o una mancanza in modo di farli quasi apparire come un qualcosa di inevitabile.
Spesso la terza categoria è quella con cui ci si imbatte con più facilità perché i suoi appartenenti sono affabili, divertenti, propositivi… a primo impatto, ma poi, con l’andare del tempo iniziano lentamente a retrocedere, proprio come i gamberi, nel momento in cui si sentono coinvolti, o non riescono a gestire i vari settori della propria esistenza, oppure semplicemente hanno tastato il terreno, appurato la nostra disponibilità a stare al gioco e dunque si sentono tranquilli per essere andati a segno e aver conquistato il primo punto pensando di poter tornare su quello che considerano quasi il loro territorio non appena ne avranno voglia. Nelle prime esperienze alle prese con questi soggetti ci si sente disponibili a comprendere un momento di fitti impegni dell’altro, portati a essere indulgenti e andare incontro alle loro esigente, quasi come se il metterci da parte e lasciargli il loro spazio fosse una dimostrazione di essere partner ideali, di poter comprendere, sostenere, confortare e essere dalla loro parte.
Dopo però aver realizzato che, a meno che non si abbia a che fare con il Presidente degli Stati Uniti o con la Cancelliera tedesca, tutti questi fitti impegni da rendere impossibile anche un minimo contatto tecnologico sembrano quanto meno inverosimili, decidiamo che non abbiamo alcuna voglia di farci tenere in attesa di futuri tempi migliori quando magari per noi il tempo migliore è proprio quello presente. Quindi mandiamo un chiaro avvertimento sul fatto che ci piacerebbe ricevere un’attenzione maggiore, facciamo capire con estrema trasparenza che vorremmo dare una svolta alla relazione o alla conoscenza che sta nascendo, senza però ottenere altro che un laconico ‘cerca di capire…’ che non abbiamo più alcuna intenzione di accettare.
Così proseguiamo il nostro cammino desiderando incontrare qualcuno di più realmente interessato, perché come noi saprà dimostrarlo con i fatti e non solo con le parole, qualcuno che avrà superato i propri blocchi o la propria convinzione che il mondo ruoti intorno a lui e avrà compreso che se un sentimento, un approccio, una conoscenza, non viene coltivato e innaffiato con costanza si secca, si inaridisce e scompare. Questo qualcuno che aspettiamo avrà compreso, come noi, che davanti a chi ci piace davvero non esiste impegno che possa impedire di inviare un messaggio, non esistono ritmi serrati che possano impedire di incontrarsi, non esiste ostacolo o distanza che non possa essere azzerata dal desiderio di passare del tempo insieme.
Qualcuno per cui una persona con cui relazionarsi non sarà mai una distrazione dal resto della sua vita bensì diventerà tutto ciò su cui concentrarsi mentre il resto della sua vita, più o meno frenetica, va avanti come ha sempre fatto. Tutto il resto sono solo parole.
Marta Lock