Fast Love

In un mondo in cui tutto succede velocemente e ogni cosa viene consumata in fretta…dovremmo provare a riscoprire quanto può essere bella l’attesa…anche per un solo bacio…forse prendere tempo renderebbe più puro e magico ciò che vivremmo dopo…

Capita, sempre più di frequente, di imbatterci in persone che non hanno voglia di impegnarsi in una conoscenza che possa sfociare in una relazione importante, e ci fanno chiaramente capire di poterci offrire solo un rapporto di tipo sessuale. Per quanto possa apparire apprezzabile la franchezza e la sincerità del loro approccio, ciò non toglie che dall’altro lato ci sentiamo trattati come oggetti, utili solo a soddisfare un bisogno momentaneo.

E la cosa più fastidiosa è che se proviamo a farci guardare come delle persone, esprimendo con altrettanta chiarezza il nostro pensiero relativo a quel tipo di incontri, immancabilmente vediamo la persona in questione fuggire via come un fulmine, a cercare da qualcun altro ciò che da noi non riesce a ottenere. Il fenomeno potrebbe essere spiegabile, e un po’ giustificabile, con il numero sempre crescente dell’esercito di individui, in aumento di giorno in giorno, che preferiscono intraprendere avventure poco impegnative che non li coinvolga e non richieda loro di investire tempo ed energia.

Sicuramente è molto più apprezzabile chi dichiara le proprie intenzioni subito e senza ombra di dubbio, piuttosto che qualcuno apparentemente deciso e disposto a spostare le montagne, fingendosi l’innamorato più devoto dell’universo, pur di riuscire a raggiungere l’obiettivo finale, salvo poi sparire improvvisamente un attimo dopo. Ma il fatto stesso che qualcuno pensi di poterci automaticamente inserire nel gruppo degli amanti facili, ci disturba, ci infastidisce, perché ci fa sentire poco considerati dal punto di vista umano e ci induce a domandarci come mai la nostra interiorità e ricchezza emotiva non sembra suscitare l’interesse di nessuno.

Abbiamo davvero perso interesse nel conoscere a fondo le persone?

Perché diventa sempre più raro interessarsi all’interiorità di qualcuno fino al punto di metterla in secondo piano rispetto all’obiettivo facile del rapporto sessuale?

Eppure il tempo delle tempeste ormonali, quello in cui il sesso era una scoperta, un modo per esplorare l’altra metà del cielo, è passato, abbiamo percorso tanta strada da allora, lastricata da successi e insuccessi, da conquiste e da fallimenti, che lentamente ci hanno fatto affinare l’intuito portandoci ad avvicinarci a una persona piuttosto che a un’altra, seguendo la traccia data da qualcosa di un livello superiore rispetto al primordiale istinto sessuale. Perciò trovarci davanti a qualcuno che sembra essere rimasto indietro nella sua crescita come individuo e si comporta come un ventenne, nonostante l’età non sia più quella, rimaniamo stupiti e in un certo senso sconcertati.

Qualunque sia la motivazione che possa portare qualcuno a comportarsi in una maniera tanto superficiale, non giustifica il triste tentativo di avere il medesimo tipo di approccio con chiunque gli si presenti davanti, senza fermarsi neanche un attimo a guardare davvero l’altro per valutare che non sia invece una persona completamente diversa, con la quale sarebbe meglio evitare certi tentativi, a volte perfino goffi, che non avrebbero nessun effetto, proprio perché volti solo e unicamente al raggiungimento dell’obiettivo facile.

Tutto sembra essere diventato veloce, a portata di mano, disponibile, nella sfera pratica come in quella degli approcci interpersonali, e i ritmi frenetici vengono applicati anche nelle relazioni con gli altri, fino a indurci a pensare che ciò che non possiamo ottenere da uno, l’otterremo sicuramente da un altro, semplicemente voltandoci. Questa certezza spesso ci fa perdere il bello di scegliere una persona e solo quella, di iniziare con lei un gioco di seduzione e di corteggiamento che scalda le emozioni oltre che il corpo.

Il tutto subito e facilmente, ci ha fatto dimenticare quanto può essere piacevole corteggiare o essere corteggiati, aspettare con ansia l’arrivo del primo bacio, o ancora la complicità che viene dal dialogo, dagli sguardi di intesa, dalla conoscenza graduale del pensiero e delle emozioni dell’altro, lasciando che le cose avvengano lentamente, gradualmente e che diventino più forti giorno dopo giorno, permettendo ai cuori di unirsi prima che i corpi.

Ma questo vale per quella piccola parte di persone che danno la precedenza alla sfera emotiva piuttosto che a quella fisica, che preferiscono i ritmi lenti a quelli veloci, che sanno scegliere e andare oltre il bisogno momentaneo e che decidono di volere una persona e di lottare per conquistarla, attimo dopo attimo, senza preoccuparsi di quanto tempo dovranno aspettare, perché non hanno dimenticato la magia e la purezza che il saper attendere e desiderare ci regalano.

Perché non hanno dimenticato il significato della parola romanticismo.

Marta Lock