Gli ostacoli del cuore

Forse ciò di cui abbiamo davvero bisogno…non è qualcuno da amare…ma qualcuno che si innamori di noi al punto di voler abbattere…tutte le barriere che ci impediscono di amare…

Ognuno di noi ha effettuato un percorso di crescita che lo ha portato, attraverso incontri e scontri, esperienze positive e negative, a raggiungere una consapevolezza dei propri bisogni e desideri che determinano nel presente una netta linea sulla quale avanza spedito e sicuro. A volte queste certezze possono farci apparire eccessivamente rigorosi, agli occhi di qualcuno addirittura rigidi o freddi calcolatori, ma noi sappiamo che non è così, che la nostra è solo una rasserenante autocoscienza necessaria per farci tendere a quella felicità che in fondo è lo scopo di tutti.

Spesso l’aver posto le nostre esigenze davanti a quelle degli altri ci ha costretti a scegliere la solitudine non tanto come presupposto volontario quanto come conseguenza dell’attenta analisi di aspettative disattese o di delusioni dolorose che ci hanno allontanati dalle persone con le quali avevamo condiviso parte della nostra vita per un delimitato periodo di tempo. Questi percorsi possono essere stati segnati da sofferenze, attriti, litigi o semplicemente ci hanno fatti ritrovare improvvisamente a guardare l’altro come se lo vedessimo per la prima volta rendendoci conto che non era la persona adatta a noi, quella con cui ci sentivamo completi o con la quale avremmo desiderato condividere di più e pensare di costruire qualcosa.

E spesso, dopo ogni chiusura, ci siamo ritrovati ad alzare i parametri della ricerca, non tanto per un senso di superiorità nei confronti degli altri quanto per un’autocoscienza di ciò che desideriamo per sentirci appagati e felici; questo però inevitabilmente ci ha portati a restringere il campo della ricerca come se gradualmente salissimo i gradini di una piramide avvicinandoci alla sua punta dove la superficie sulla quale muoversi si riduce notevolmente.

Perché andando avanti diventa sempre più difficile guardare qualcuno con occhi innamorati?

Siamo diventati così calcolatori da far prevalere la razionalità sull’emotività oppure la nostra è solo autodifesa?

Come mai laddove prima ci lasciavamo trasportare dalle sensazioni ora niente sembra riuscire a scioglierci?

E’ diffidenza la nostra o solo paura?

Sicuramente tutti questi elementi si sommano e costruiscono una barriera che diventa sempre più difficile da scalfire non tanto perché scegliamo di negarci la possibilità di innamorarci quanto perché diventiamo consapevoli che per riuscire a farlo abbiamo bisogno di cose che non tutti possono darci. Questo non deriva da un nostro essere eccessivamente esigenti bensì dal fatto, mai valutato in precedenza, che la compatibilità non è una scelta volontaria, è qualcosa che scaturisce spontaneamente dal trovarsi davanti a un essere simile a noi, qualcuno che saprà quali cose dire e quali fare per arrivare dritto al nostro cuore.

Alcune volte l’attesa è lunga, forse perché necessaria a farci comprendere in modo chiaro che non è la solitudine ciò che desideriamo, non è una scelta perché riteniamo sia meglio stare con noi stessi piuttosto che metterci in gioco, quei pensieri appartengono spesso a una fase momentanea a volte anche molto lunga. Dopo una fase buia ci troviamo invece a desiderare di incontrare la persona capace di innamorarsi di noi prima di noi, diversamente da quanto successo negli altri nostri amori, e che con la forza di quel suo sentimento saprà che le nostre barriere e gli ostacoli che abbiamo posto sulla strada che porta al nostro cuore non sono dettati da capricci o da freddezza ma solo dal bisogno di credere in ciò che è diventato difficile da credere, e a quel punto, dopo aver assistito alla lotta di chi ama superando i nostri ostacoli involontari…ameremo, finalmente.

 

Marta Lock