Ho ragione io

Non esiste una verità assoluta… esiste la verità che scegliamo di vedere… tanto plausibile quanto quella scelta da qualcun altro…

Nelle dinamiche relazionali contemporanee molto spesso assistiamo a estenuanti competizioni per dimostrare a se stessi e al mondo circostante che le proprie idee, le convinzioni e i punti fermi sui quali abbiamo costruito le nostre certezze, siano i più validi, i più veri, quelli assolutamente incontrovertibili e dunque predominanti su quelli degli altri. In questi confronti non possiamo fare a meno di notare che molte persone hanno parametri e pensieri completamente opposti ai nostri, che riteniamo assolutamente veri, e tuttavia li difendono come verità incontestabili tanto quanto lo facciamo noi. Le ideologie differenti, le realtà per cui combattiamo, ci conducono molto spesso allo scontro con chi ha un modo di vedere le cose differente, perché non sembriamo accontentarci di avere il nostro pensiero, sembriamo credere che affermarlo con maggiore forza sull’altro ci permetta di essere più certi che la ragione sia dalla nostra parte.

È davvero così?

Possiamo realmente credere che possa esistere una sola verità universalmente giusta per tutti?

Come mai, considerando la nostra libera scelta di seguire un’ideologia, una linea, un pensiero, pensiamo di poterci attribuire la capacità di detenere una verità assoluta al punto di poterla imporre su un individuo differente da noi?

Spesso la società in cui viviamo ci conduce verso un antagonismo piuttosto netto nei confronti delle persone con cui ci relazioniamo, proprio perché ci abituiamo a vedere l’altro non come un individuo differente da noi, con la sua personale visione che scaturisce da esperienze, inclinazioni e percorso di vita spesso assolutamente discostante dal nostro, bensì come un entità con cui intraprendere la lotta eterna tra chi ha ragione e chi ha torto, tra chi sostiene la tesi più giusta e chi quella più sbagliata, dove predomina chi riesce in modo più incisivo a prevalere e far vincere il proprio punto di vista. In questo scontro ideologico dimentichiamo l’importanza del rispetto dell’individualità dell’altro, del lasciare che qualcuno sia e decida su quali linee basare la propria esistenza in virtù di un trascorso che lo ha reso la persona che ci troviamo di fronte esattamente come il nostro cammino ha fatto di noi il soggetto che siamo diventati. Imporre a un altro essere idee e convinzioni a cui noi siamo giunti lentamente e credendo in alcuni principi e linee guida sarebbe come implicitamente affermare che tutto ciò che ha costituito il suo percorso non sia stato reale, o che sia stato errato, che non sia attendibile solo perché diverso dal nostro e dunque ci sentiamo in dovere di affermare la nostra verità prevaricando la sua.

Tutto ciò che scegliamo appartiene al nostro mondo, al nostro vissuto, al percorso che ci ha introdotti a convinzioni, esperienze e realtà che sono tanto giuste quanto però decisamente personali, e quindi non assolutamente incontrovertibili esattamente in virtù del carattere di soggettività che presentano; tutto sommato anche la scienza, grazie alla teoria della relatività, ha affermato che il punto di osservazione del singolo può modificare la realtà osservata, dunque per quale motivo è così importante basare i rapporti interpersonali su chi ha torto o chi ha ragione?

Le energie sono elementi preziosi della nostra esistenza e vanno canalizzate nel modo migliore e più costruttivo per ciò che siamo e ciò verso cui desideriamo tendere, ed è per questo che impiegarle in contrasti volti solo a generare un combattimento senza fine risulta essere un pessimo modo di impiegarle, soprattutto perché il regalo più grande che ci è stato donato è la libertà. Di pensiero, di opinione, di esperienza e di espressione quindi, una volta appreso il differente punto di vista, dovremmo essere tanto aperti e disponibili da lasciare che le due diverse verità convivano senza credere che una possa, o debba, vincere e predominare sull’altra, certi che non per questo appariremo più deboli o meno convinti di chi siamo e delle idee che abbiamo.

 

 

Marta Lock