Il mondo a rovescio

Scelta

L’ostinazione di alcuni… nel non voler vedere la realtà delle cose… è pari solo a quella della realtà delle cose… a non voler essere come vorrebbero vederla…

Quante volte ci è capitato di perseverare in un atteggiamento o in una situazione convinti che a lungo andare l’avremmo avuta vinta?

In quante occasioni invece, malgrado numerose esigenze, ci siamo categoricamente rifiutati di comprendere con lucidità il vero senso di una circostanza o di un evento?

Perché tutto sembra correre in una direzione contraria a quella che abbiamo deciso essere l’unica opzione, l’unica strada percorribile?

Quando giungiamo a strutturare la fiducia in noi stessi e negli obiettivi che desideriamo perseguire, diamo inizio a un’autodeterminazione che ci conduce a credere di poter costruire certezze e convinzioni che saranno inderogabili, imprescindibili da quella che è la nostra personalità; sulla base di questa consapevolezza cominciamo a interpretare non solo tutto ciò che accade intorno a noi, nel nostro mondo, ma anche le persone con cui scegliamo di camminare, di proseguire per costruire il nostro domani. Molto spesso quelle certezze si radicano talmente tanto da indurre molti di noi a irrigidirsi su alcune posizioni od opinioni al punto di perdere quell’elasticità invece necessaria ad adeguarsi ai cambiamenti, al modificarsi degli eventi o degli elementi che compongono quel puzzle frammentato sulla base del quale la realtà è in costante trasformazione.

In questo caso può addirittura verificarsi una chiusura completa nei confronti della possibilità di accettazione di quella modifica, di quel cambiamento di rotta, di sostanza, di significato, che da un lato porterebbe un sovvertimento delle opinioni precedenti ma dall’altro genererebbe un’inedita prospettiva che indurrebbe a scoprire risvolti differenti, spesso contrari a quanto intuito o creduto in precedenza, eppure più concreti, più attendibili. Se apparteniamo a quella categorie di persone che tende a essere conservatrice fin quasi a diventare ostinata, tenderemo a opporci con tutte le nostre forze a un nuovo punto di vista, perché il farlo ci costringerebbe a mettere in discussione ciò che avevamo ritenuto imprescindibile e ad abbandonare certezze che erano state dei punti fermi nella nostra crescita e nella nostra vita. Dunque diciamo a noi stessi che non è plausibile una verità diversa da quella ritenuta valida fino a quel momento, perché ci hanno sempre detto che la verità è una sola e per noi ha costituito una struttura nel nostro percorso.

Eppure la nuova realtà possibile, quella che preferiremmo non esistesse, comincia a manifestarsi in maniera sempre più evidente davanti a noi, come se stesse seguendo un cammino lento ma inesorabile per indurci ad abbandonare la rigidità che rappresenta più una rocca dalla quale non vogliamo scendere piuttosto che un atteggiamento razionale e adulto nei confronti delle variabili dell’esistenza; si fa strada e ci dei segnali chiari che dovrebbero spingerci a meditare e a valutare con lucidità, tralasciando l’attaccamento a convinzioni e atteggiamenti che tutto sommato non ci hanno condotti dove avremmo sperato, e ci chiede di essere osservata da un’altra angolazione, quella grazie alla quale tutto potrebbe essere più chiaro, più evidente, avere più senso rispetto alla poca chiarezza in cui galleggiavano invece quelle convinzioni a cui tentiamo di restare attaccati.

Le resistenze continuano a irrigidirci tanto quanto quella verità diversa sembra voler emergere chiamandoci a fare una profonda valutazione, determinando così una presa d’atto che forse in fondo la nostra ostinazione, il nostro voler vedere le cose solo da una sfaccettatura senza prendere in considerazione aspetti che le avrebbero dato un significato completamente differente, è una dimostrazione di paura, di debolezza nei confronti di un mondo che corre verso una direzione differente da quella che avevamo scelto per sentirci più sicuri. A quel punto non possiamo che cedere, aprire gli occhi e la mente, arrenderci all’evidenza che, malgrado le ostinazioni, le convinzioni radicate, il bisogno di aggrapparci a convinzioni apparentemente rassicuranti, la realtà ha una sua esigenza di emergere, di manifestarsi, che non può essere contrastata bensì semplicemente accolta e accettata, e grazie alla sua forza, permetterci di salire a un livello superiore, quello verso l’evoluzione della conoscenza.

 

 

Marta Lock