Mai più!

L’amore è quello stato nel quale ci convinciamo di non voler più cadere…nel momento in cui ce ne allontaniamo…e nel quale ci rituffiamo a capofitto…quando non ricordiamo più il motivo di quella scelta…

Quante volte abbiamo detto di non voler mai più metterci in gioco e lasciarci andare ai sentimenti?
In quanti innumerevoli casi ci siamo detti convinti di preferire il deserto emotivo piuttosto che il rischio di una nuova sofferenza?
Quanti di noi hanno affermato, decisi e determinati, che non sarebbero mai più ricaduti mani e piedi dentro l’incomprensibile mondo delle emozioni?
Perché ogni volta che chiudiamo una situazione affermiamo con determinazione che sarà l’ultima volta che permettiamo a qualcuno di entrare nel nostro cuore?
Proteggersi dalla paura di lasciarsi andare, di rimetterci in gioco, di destabilizzare il nostro equilibrio emotivo è naturale soprattutto nel momento in cui la fine di una relazione è stata pesante e ci ha provocato sofferenza e delusione, questo sia che abbiamo deciso o subìto noi la chiusura, e soprattutto ci fa dire, sconsolati, che non è valsa la pena essersi impegnati o aver creduto tanto in qualcosa a cui abbiamo dovuto poi dare un termine. E ricordando i sentimenti iniziali, lo sconvolgimento del nostro ordine di cose, l’aver dovuto ristabilire le priorità per fare spazio a qualcuno che aveva tutto il diritto di avere qualcosa di più dei nostri sporadici ritagli di tempo, ci rendiamo conto di quanto tutto ciò non ci fosse pesato quando eravamo in balìa della passione e dell’entusiasmo dei primi tempi ma che è diventato gradualmente più difficile quando poi ha preso l’inattesa piega del declino.
Dunque ci rimettiamo in corsa, recuperiamo il nostro equilibrio, riorganizziamo i nostri spazi raccontandoci di non voler mai più rischiare di perderli e di perderci dentro sensazioni ed emozioni che renderanno noi completamente deconcentrati su tutti gli altri aspetti della nostra vita e qualcun altro assoluto protagonista di un film che, pessimisti come siamo diventati, siamo certi di sapere che mai avrà un lieto fine. E siamo talmente convinti della nostra scelta da sostenerla con veemenza e fervore di fronte a tutti coloro i quali si permettono di obiettare che in fondo la vita senza sentimenti non è nulla, che non si può pensare di restare sempre da soli, che prima o poi sentiremo il bisogno di qualcuno che ci tenga per mano e cammini al nostro fianco… tutte parole che sembrano essere trascinate via dal vento perché noi non cediamo, ci aggrappiamo al baluardo della nostra convinzione, edificata sulle ceneri dell’ultima relazione chiusa, e andiamo avanti per la nostra strada solitaria.
Un cammino che passo dopo passo, giorno dopo giorno, sbiadisce il ricordo dell’ultima storia, allontana la sensazione sgradevole che precede la parola fine e lascia spazio al sapore dolce e al profumo degli inizi, quando tutto il nostro essere era pronto a correre, saltare, tuffarsi dentro quel nuovo che tanto ci elettrizzava; così le ceneri del castello della solitudine si sgretolano tanto quanto si disperde la nube di tristezza che nascondevamo dietro lo sbandierato orgoglio di bastare a noi stessi e torniamo a guardare gli altri con occhi più sereni, meno distratti e più disposti a sollevare la testa dal vortice della nostra vita piena di cose da fare ma che in realtà dopo un po’ ci appare vuota senza emozioni da vivere.
E poi all’improvviso ci svegliamo un giorno e ci sembra di aver dimenticato tutto, compreso il motivo che ci aveva tenuti alla larga dai sentimenti e usciamo di casa leggeri e consapevoli che un altro non è un nemico da combattere o da cui difendersi, semplicemente una chance, che non abbiamo più voglia di negarci, per poter essere felici. Quel giorno potremmo incrociare uno sguardo, notare chi ci aveva osservati in silenzio da lontano, oppure sbattere letteralmente contro qualcuno di completamente sconosciuto e, guardandolo negli occhi, realizzeremo di essere pronti a tuffarci mani e piedi dentro un’emozione.

 

 
Marta Lock