Se continuiamo a correre senza lasciarci fermare… forse è perché abbiamo bisogno di vedere con quanta determinazione correrà… chi ci vorrà davvero fermare…
Dopo molti tentativi di costruire quell’equilibrio emotivo al quale tutti sembrano voler arrivare per essere felici e dopo esserci resi conto che non riuscivamo a ottenere ciò che per altri era tanto facile da sembrare quasi un’evoluzione naturale del proprio percorso, siamo giunti alla conclusione che forse quel particolare campo della vita non è fatto per noi, che non abbiamo la capacità di trovare e riconoscere quell’uno che ci farà stare bene e sentire completi come desideriamo in fondo al nostro cuore perciò scegliamo di voler correre. Correre via da chi sentiamo che ci vuole ingabbiare, fuggire da chi desidera da noi ciò che sappiamo di non poter dare, scappare da chiunque dimostri o ci faccia sospettare di voler modificare la nostra natura, insomma da tutto ciò che sentiamo voglia costringerci a rientrare dentro uno schema che non sentiamo nostro. A volte abbiamo tentato di fermarci perché chi avevamo di fronte sembrava racchiudere in sé tutto ciò di cui credevamo di avere bisogno per sentire il desiderio di fermarci ma dopo un periodo più o meno lungo è tornato in noi forte quel desiderio di correre via perché la vita da fermi ci iniziava a pesare e ad apparire insopportabilmente noiosa.
In altri casi correre è stato un tentativo per mettere alla prova l’altro e vedere per quanto tempo ci avrebbe inseguiti, perché le insicurezze che suscitavano i suoi comportamenti o i suoi atteggiamenti non facevano nascere in noi quel desiderio di mettere radici che eravamo convinti di desiderare. Ma i soggetti in questione dopo qualche tentativo, sorprendentemente ci hanno lasciati andare e correre via lontani senza neanche guardare la nuvoletta di polvere che avevamo lasciato dietro di noi.
Perché nessuna delle persone che avremmo desiderato ci inseguisse ha intensificato i suoi sforzi per fermarci, contrariamente a quanto fatto da chi invece desideravamo ci lasciasse andare?
Come mai, senza neanche avere il tempo di spiegare loro che non volevamo essere fermati e che i nostri obiettivi erano altri, sono sfumati via lasciandoci il retrogusto amaro di non sentirci abbastanza desiderati e importanti?
Per quale motivo siamo a un certo punto diventati persone dalle quali scappare anziché da inseguire?
Durante quel lungo periodo in cui forse decidiamo di volere ciò che non possiamo avere e di non volere ciò che invece possiamo, perdiamo di vista il punto focale più importante cioè conoscerci fino in fondo e capire se il nostro desiderio di correre sia generato da un’esigenza di fuga o semplicemente da una componente del nostro carattere e della nostra visione del mondo che farà sempre parte di noi. Perciò finché non avremo ben chiaro ciò che davvero desideriamo, ci avviciniamo o ci lasciamo avvicinare inconsapevolmente da una tipologia di persone che non ha i requisiti necessari a comprenderci davvero e farci desiderare di fermarci un attimo, proprio perché non sappiamo se è essere fermati ciò che potrebbe renderci felici… e continuiamo a fuggire.
Nel momento in cui il ritmo della vita rallenta, in cui quell’impellente desiderio di correre via si placa perché non sappiamo più da cosa stiamo scappando e soprattutto ci rendiamo conto che nessuno ci sta inseguendo e perciò la fuga non costituisce più quell’apparenza di salvezza da tutto e da tutti, sentiamo che in fondo non volevamo fuggire, semplicemente correre; in quel momento capiamo di avere bisogno di qualcuno che riuscirà a fermarci senza farlo, perché saprà che ciò di cui abbiamo bisogno non è di avere accanto chi ci immobilizza facendoci prima o poi tornare il desiderio di fuggire, bensì di una persona che senza sacrificio e senza andare contro la propria natura segua il nostro ritmo con la determinazione di chi sa che potrà sentirsi appagato solo accanto a noi perché talmente simile da essere l’unico in grado di completarci… l’unico che sentirà di non avere bisogno di stare fermo per essere felice.
Nel momento in cui abbiamo il tempo e la maturità emotiva necessari a guardarci dentro capiamo che ciò che vogliamo davvero non è essere fermati bensì essere inseguiti giorno dopo giorno da qualcuno che desideri correre al nostro fianco, che sia lì vigile, pronto a sollevarci se cadremo, a sostenerci se vacilleremo, a prenderci la mano se vorremo fare un salto, qualcuno il cui sguardo incrocerà sempre il nostro anche se saremo lontani perché saprà che avremo bisogno di vedere la sua luce intensa quando torneremo.
Qualcuno talmente determinato da capire che per fermarci davvero dovrà semplicemente correre al nostro fianco.
Marta Lock