Ormai è tardi

Diventeremo davvero vecchi…solo il giorno in cui smetteremo di credere…che la vita possa sorprenderci…qualunque sia la nostra età…

Dopo aver combattuto, lottato, aspettato con fermezza e determinazione per tanti anni ed esserci ripresi dall’ennesima delusione, aver assistito alla fine di tanti rapporti che fino a poco tempo fa non ci avevano mai fatto perdere la fiducia di poter trovare la persona giusta, la nostra anima gemella, quella con la quale avremmo trovato e condiviso la felicità, ci ritroviamo di nuovo da soli, sempre più disincantati e via via meno sicuri di poter mai fare il meraviglioso incontro karmico che abbiamo tanto desiderato.

Si fa strada in noi il dubbio di aver rinunciato, strada facendo, quando la forza e la certezza di poter un giorno incrociare il suo sguardo erano talmente radicate in noi da spingerci a non scendere a compromessi, a persone che, sebbene non corrispondenti al nostro ideale, ci avrebbero comunque regalato dei momenti belli, magari non tanto felici e pienamente appaganti ma quanto meno sereni. Forse perché nel momento in cui facciamo quella considerazione ci sentiamo soli e vorremmo avere al nostro fianco qualcuno con cui condividere le piccole gioie della quotidianità, i piccoli piaceri dello stare insieme che da tanto tempo non riusciamo ad avere; forse perché abbiamo deciso di voler smettere di credere in ciò che aveva costituito un punto fermo nella nostra ricerca della felicità.

E’ giusto pensare che dopo un certo tempo non sia più possibile incontrare la persona giusta, quella che abbiamo atteso per tanti anni?

Non sarà che la mancanza di fiducia è solo una bugia che ci raccontiamo per darci la possibilità di far entrare nella nostra vita qualcuno che allevi il senso di solitudine che ci sta assalendo?

Perché decidiamo che a un certo punto non abbiamo più l’età per credere che qualcosa di bello e sorprendente possa ancora succedere?

Molti di noi non riescono a tollerare a lungo il vuoto emotivo, per cui stare da soli diventa pesante, triste, ai limiti del sopportabile quindi decidono di abbassare notevolmente le proprie aspettative pur di avere a fianco qualcuno con cui condividere emozioni e momenti piacevoli, rinunciando alla possibilità di poter fare quell’incontro destinico che aspettavano da sempre. In quel momento però, automaticamente chiudono anche la porta alle richieste del cuore che, per quanto bisognoso di calore, non si accontenterà mai di qualcosa di tiepido solo perché la testa ha deciso di non ascoltare le sue esigenze. La ragione ha deciso di alleviare quella solitudine che non ci fa sentire completi lasciando entrare nella nostra vita qualcuno che ci dia affetto ma, a lungo andare, non ci riempie l’esistenza come avevamo creduto in un primo momento e lentamente quel vuoto riemerge, implacabile, solo che in questo caso lo sentiamo a dispetto di una presenza costante al nostro fianco.

A quel punto potremmo sentirci in colpa per aver legato a noi qualcuno per cui non sentiamo quel meraviglioso calore emotivo che invece avevamo sentito divampare quando ci eravamo innamorati e per avergli impedito di trovare qualcuno che l’avrebbe fatto sentire molto più appagato di quanto non riusciamo a fare noi, e verso noi stessi per essere la causa del senso di insoddisfazione che ci assale nell’avere accanto qualcuno che non è ciò che vorremmo che fosse. A quel punto ci rendiamo conto che non è giusto smettere di credere che qualcosa di vero, intenso e forte possa capitarci da un momento all’altro, non importa quale sia la nostra età anagrafica o il tempo che abbiamo passato da soli.

Perché non possiamo smettere di credere nel futuro, nell’amore e nelle sorprese che la vita ci riserva continuamente, sempre, a qualsiasi età…non è giusto rinunciare alla possibilità di essere pienamente felici e di poter avere ciò che con tanta determinazione abbiamo aspettato…non è giusto toglierci la gioia di poter incontrare quello sguardo che ci farà battere forte il cuore ancora una volta, riconoscendoci e permettendo a noi di riconoscerlo subito e senza dubbi, solo perché la testa vuole convincerci che ormai è tardi.

 

Marta Lock