A volte non stiamo dove vorremmo…altre ci troviamo dove non vorremmo…a volte fuggiamo da dove volevamo stare…altre torniamo dove non volevamo più stare…
Nei percorsi strani e incredibili della nostra esistenza può succederci, magari in un periodo in cui ci sentiamo più fragili perché abbiamo da poco chiuso una relazione o perché si è verificato un qualche cambiamento che ci ha destabilizzati, di riavvicinarci o di essere stranamente riavvicinati da chi avevamo detto di non volere più e da cui volevamo tenerci ben lontani. L’incontro è talmente casuale quanto in apparenza provvidenziale da convincerci che sia quasi un messaggio del destino il fatto che capiti esattamente nel momento in cui ci sentivamo più scoraggiati o tristi o in difficoltà a causa degli eventi accaduti poco prima.
Quindi, sebbene non avessimo previsto né sperato quel nuovo e diverso contatto con chi eravamo certi di non voler più avere niente a che fare, che magari aveva provocato una sofferenza a causa di suoi comportamenti o di una sua incapacità a starci vicini, accettiamo di riaccoglierlo nella nostra vita sorprendendoci di quali cambiamenti si siano verificati in lui nel lasso di tempo in cui non l’abbiamo visto. Tutto sembra essere diverso, il modo di parlare, la maniera di porsi nei nostri confronti, i concetti espressi e che mai avremmo immaginato di sentire, al punto di convincerci di trovarci di fronte a una persona nuova; si fa quindi strada in noi la speranza che quell’inaspettato contatto possa riuscire a farci dimenticare quanto abbiamo appena dovuto lasciar andare o la destabilizzazione causata dall’assenza di chi aveva riempito la nostra vita ma da cui, a causa delle circostanze oggettive, ci siamo dovuti allontanare.
E’ possibile che qualcuno che nel passato non era stato capace di comprenderci sia cambiato al punto da essere quasi diventato un altro?
Possibile che ciò che di lui ci aveva allontanati fino al punto di scegliere di chiudere definitivamente il rapporto, sia completamente scomparso?
Non sarà solo un nostro forte desiderio di aggrapparci a qualcuno che ci aiuti a superare il momento dal quale stiamo uscendo a farci credere o vedere ciò che in realtà non c’è?
Dopo un paio di incontri dai quali ci rendiamo subito conto che il nostro coinvolgimento non è più quello che ci aspettavamo che fosse e che quindi i nostri occhi non sono più annebbiati dal sentimento ottuso che ci aveva sconvolti in passato e che ci aveva reso impossibile guardare in faccia la realtà, cioè che di fondo c’era una vera e propria incompatibilità caratteriale a impedire che la relazione potesse gonfiare le vele e prendere il largo, gli atteggiamenti che non ci piacevano cominciano a riemergere, seppure fortemente stemperati da un equilibrio maturato o dalla coscienza dell’altro di chi siamo e di come reagiamo, e ci fanno acquisire la nuova consapevolezza di essere incapaci di avere a che fare con una persona che non sarà mai quella che desideriamo.
Se la causa che ci ha spinti a riaccoglierla nella nostra vita è stata l’esigenza di dimenticare qualcuno del passato più recente a cui siamo stati costretti dalle circostanze a rinunciare, il ricordo di ciò che avevamo condiviso prima che se ne andasse ritorna prepotente nella nostra memoria e diventa termine di paragone con ciò a cui ci troviamo davanti, non tanto per soppesare chi sia meglio o peggio, quanto per evidenziare inevitabilmente quanto ci siamo sentiti a nostro agio e liberi di essere noi stessi con l’altro appena lasciato andare e quanto poco bene ci faccia invece sentire la presenza di chi è stranamente tornato dal passato. La compatibilità e il benessere provato con l’uno fanno a pugni con la sottile inquietudine e la mancanza totale di slanci verso l’altro che diminuiscono man mano che riemergono, riportandoceli alla memoria, i motivi per i quali avevamo deciso di non voler più avere a che fare con lui, facendoci addirittura preferire di non passare del tempo insieme piuttosto che farlo senza sentirci in perfetta armonia come con l’altro prima di lui.
Dopo tutte le riflessioni che non possiamo evitare di fare, ci rendiamo conto che i motivi per i quali avevamo scelto di non voler più stare in quella situazione sono gli stessi che ci spingono nel momento attuale a volercene allontanare, preferendo sicuramente provare il sottile dolore di non poter stare nel luogo e con la persona dalla quale non avremmo mai voluto separarci…piuttosto che consolarci con qualcuno che non sentiamo di voler avere al nostro fianco.
Marta Lock