Ti faccio sapere

Indecisione

Oltre una certa soglia…la prudenza e la ponderatezza smettono di essere una risorsa…e diventano solo un ostacolo…

Quante volte ci è capitato di avere a che fare con persone che non davano mai una risposta precisa alla domanda che gli stavamo ponendo?

In quante occasioni abbiamo avuto la sensazione di essere stati rimbalzati o di percepire ostacoli apparenti generati dalle indecisioni dell’altro?

Perché alcune persone si perdono nella nebulosità del rimandare anche le scelte o le decisioni più semplici?

Se apparteniamo al gruppo di persone che si possono definire decisioniste sappiamo di avere nei confronti della vita e delle scelte da compiere un atteggiamento piuttosto propositivo perché abbiamo affinato l’arte del mettere rapidamente a fuoco i vantaggi e gli svantaggi o semplicemente la nostra intenzione di dire sì o no senza ripensamenti, e non abbiamo bisogno di riflettere, rimuginare o meditare su tutto ciò che ci viene proposto o domandato. Dunque nel momento in cui ci troviamo di fronte a un comportamento diverso, per non dire opposto, nel quale l’altro davanti a noi sembra esitare persino davanti a piccole e insignificanti scelte come il darci un appuntamento a un determinato orario, non possiamo non sentirci stupiti dalla loro indecisione, addirittura in alcuni casi o se il comportamento si ripete, infastiditi. Non riusciamo a comprendere fino in fondo come sia possibile per qualcuno non riuscire a prendere una posizione, dimostrando la necessità di riflettere persino su dilemmi talmente basilari da risultare per noi irrisori e inducendoci a sospettare che il loro sia un atteggiamento attuato ad arte per tenere gli altri sulle spine o per attrarre attenzioni che diversamente non riuscirebbero ad attrarre.

Ovviamente esistono situazioni in cui un individuo calca la mano per tenere gli altri sulla corda, attuando una tattica ormai ben nota alla quale molti si assoggettano, tuttavia realizziamo, dopo aver studiato a fondo diverse persone con cui abbiamo avuto a che fare e che mostrano la stessa caratteristica, che spesso quello che ci innervosisce è un atteggiamento frutto di una reale incapacità di guadare oltre il momento presente, posticipando qualsiasi pensiero, programma o progetto a un momento migliore, oppure di una pigrizia mentale che li induce a essere incapaci di reagire velocemente a un imprevisto, a far fronte a una richiesta inaspettata, a prendersi un impegno a lungo termine, laddove l’aggettivo lungo sia relativo anche a un solo giorno. A quel punto cerchiamo di interagire in maniera differente con quella tipologia di persone che sembra continuare a presentarsi nella nostra vita, quasi come se fosse per noi necessario approfondire l’interazione con soggetti tanto opposti a noi, e scopriamo che molto spesso quell’atteggiamento provoca disagio nelle stesse persone che lo attuano perché è generato da una reale eccessiva esigenza di soppesare e ponderare ogni minima opzione, ogni più piccolo dettaglio, analizzando le altre possibilità e per questo può essere impiegato molto tempo, tempo oltre il quale le occasioni sfumano, le porte si chiudono, e ciò che era appetibile nel momento in cui l’opportunità si è presentata loro davanti si modifica al punto di non essere più lo stesso che li aveva spinti a meditare.

Così, guardando le cose con i loro occhi, scopriamo che non è poi così tanto piacevole o soddisfacente essere incapaci di decidere, che non li rende soddisfatti di sé tenere le persone o le situazioni sulla corda, o meglio, forse lo hanno creduto inizialmente in qualche occasione ma poi la vita ha fatto loro capire che la soddisfazione iniziale nel tenere in mano le redini non era così tanto appagante dunque hanno compreso di dover apportare una modifica a quella loro natura indecisa. Nel momento della consapevolezza della volontà del cambiamento hanno sperimentato però la difficoltà nell’uscire da quella gabbia costituita da un’inclinazione naturale troppo prudente che è stata la causa di molte occasioni perse.

E dunque, a seguito di quella analisi, ogni volta in cui avremo a che fare con qualcuno che rimanda, che ci lascia in sospeso, in qualche modo ci sentiremo meno infastiditi poiché avremo compreso la loro consapevolezza del proprio limite e di non essere ancora stati in grado di superarlo.

 

 

Marta Lock