Può succedere di scoprire che la parte più bella di un ricordo…era il proprio il ricordo…e riviverlo può fargli perdere tutta la magia…
Esistono alcune persone del nostro passato che costituiscono un punto di riferimento talmente solido da aver rappresentato, volenti o nolenti, il termine di paragone rispetto a tutto ciò che ci è successo o a tutti coloro che abbiamo incontrato dopo, uscendone sempre e comunque vincenti. La consapevolezza dell’importanza del sentimento e delle sensazioni provate era stato tanto più reale quanto più numerose erano state le esperienze precedenti che ci avevano portati a sentire emozioni e sensazioni talmente diverse da renderci capaci di riconoscerne una che andava ben oltre.
Una volta chiusa l’esperienza con queste persone alle quali credevamo di rimanere legati per sempre, che avevamo individuato come l’altra metà della mela, le uniche con le quali avremmo potuto camminare insieme verso il futuro per un lunghissimo periodo ma che, a causa di circostanze oggettive avverse, non ci sono potute restare accanto, o con cui, proprio a causa della forte passionalità sprigionata dagli incontri con loro, non riuscivamo a gestire i limiti di una relazione sana, costringendoci a chiuderla.
Con il passare del tempo però, dopo aver provato rabbia nei loro confronti, che in alcuni momenti ci era sembrata qualcosa di simile all’odio, sentimento forte ma pur sempre un sentimento, che poi ha lasciato spazio al fastidio provocato da alcuni atteggiamenti subiti da loro e compiuti nei loro confronti proprio a causa delle opposizioni dei caratteri, dopo un determinato periodo sono ritornati a galla i bei momenti, il ricordo della prima volta che l’abbiamo incontrata e il brivido che abbiamo sentito, il primo meraviglioso e intenso bacio che ci siamo scambiati e le incredibili sensazioni che provavamo quando stavamo con lei. Tutto questo inizia a costituire quella linea al di sotto della quale sappiamo di non dover scendere per poterci innamorare di nuovo di qualcuno, ma che continuiamo a non riuscire neanche minimamente a raggiungere.
Perché provare determinate sensazioni diventa via via più difficile, quasi impossibile?
Come mai, nonostante lo desidereremmo con ogni cellula del nostro corpo, non riusciamo a trovare quello sguardo magnetico capace di emozionarci al punto da farci dimenticare la precedente intensa esperienza e viverne un’altra completamente nuova ma altrettanto intensa?
Sarà perché alcune emozioni può farcele provare solo chi le ha suscitate?
Siamo quindi destinati a vivere nel ricordo di ciò che non ha potuto essere e che non potrà ripetersi?
Più passa il tempo e più il rimpianto di non aver vissuto in pieno quel rapporto così importante e forte da essere diventato un punto di riferimento, uno scoglio nel mare al quale ci siamo aggrappati per molto tempo, diventa ossessivo tanto da indurci a desiderare di prendere in mano la situazione e fare un tentativo per riallacciare un contatto e, magari, di ricominciare da dove avevamo interrotto. La probabilità che dopo aver lasciato passare del tempo dall’ultimo incontro con quella persona, i cambiamenti che la vita ci ha portato a compiere potrebbero averci cambiati al punto da rendere possibile ciò che prima non lo era stato, ci convince che quello potrebbe essere il momento giusto per poter finalmente vivere in pieno e in modo equilibrato un sentimento tanto intenso e tanto forte da essere indimenticabile.
Miracolosamente anche l’altro si dimostra disponibile, iniziamo a sentirci di nuovo con una serenità e un rispetto mai avuti in precedenza, con l’equilibrio di persone più adulte e consapevoli di sé e di quanto provato nei confronti dell’altro che, evidentemente, ha accompagnato il percorso evolutivo di entrambi. Finalmente giungiamo al tanto desiderato incontro, certi di provare emozioni ben più forti e coinvolgenti di prima, sicuri di essere travolti dai ricordi del passato accompagnati dalle nuove sensazioni del presente e, in effetti nel momento in cui le viviamo ci sembra proprio così; poi però, a distanza di qualche ora, o in alcuni casi, di qualche giorno, realizziamo che quell’incontro non ha rappresentato ciò che ci aspettavamo, spiazzandoci nel constatare che non ci ha travolti mente e sensi come avevamo immaginato e lasciandoci improvvisamente privi di quel punto di riferimento al quale ci eravamo attaccati tanto a lungo.
Se quindi da un lato questa consapevolezza ci destabilizza e ci delude perché ciò che avevamo considerato come la cosa più forte mai provata prima è definitivamente sbiadita e ha perso d’intensità, dall’altra costituisce il momento esatto in cui possiamo mettere un punto e ricominciare da zero ad aspettare ciò che ora il nostro cuore è pronto a ricevere.
Anche se forse ci sarebbe piaciuto restare attaccati all’ideale di amore che ci eravamo fatti legandolo a quella persona, e allo scoglio sicuro che aveva costituito nel nostro cammino, cullandoci nel suo ricordo ancora un po’…
Marta Lock