Forse l’amore non è impossibile da trovare…è solo difficile da aspettare…perché l’incognita di sapere quando arriverà ci rende insofferenti…perché stare da soli spesso fa paura…
Arrivati a un determinato punto del nostro percorso che ci ha visti protagonisti e spettatori di vicissitudini e disavventure di tipo emotivo, durante le quali abbiamo dato tantissimo a chi non ha meritato o non ha saputo ricevere, convinti che fosse la persona giusta, o altre in cui abbiamo preso tanto, sicuri che fosse ciò che era giusto prendere senza renderci conto che probabilmente chi ce lo stava dando non era esattamente chi volevamo al fianco, diventa inevitabile una sincera autoanalisi e la presa di coscienza di non aver mai raggiunto ciò che aspettavamo da sempre: l’amore vero.
In alcune situazioni ci eravamo convinti che, per essere degno di quel nome, un sentimento doveva presentare delle connotazioni di sofferenza e di tensione che ci avrebbero in quel modo confermato la profondità di quanto provato, facendoci sentire come in un poema epico all’interno del quale dovevamo combattere per conquistare il cuore dell’amato o dell’amata e che il sospirato lieto fine ci avrebbe ripagato degli sforzi fatti. In altre invece ci siamo messi di proposito in cima a una torre aspettando che il cavaliere senza macchia e senza paura di turno, sfidasse ogni legge di gravità e superasse ogni ostacolo sul proprio cammino per arrivare fino a noi, ben convinti che se avesse resistito alle dure prove, ci avrebbe dimostrato di essere davvero innamorato.
Poi però ci siamo ritrovati in entrambi i casi a fare i conti con una innegabile verità, cioè che nonostante tutto il nostro cuore non palpitava come ci saremmo aspettati, né dopo le lotte da noi compiute né dopo i muri superati dall’altro, facendoci giungere alla conclusione che con molta probabilità l’amore non esiste.
Cosa dobbiamo sentire per trasformare il termine sentimento o passione in amore vero?
Quanto tempo dobbiamo aspettare prima di poterci convincere che se non abbiamo mai incontrato un’emozione tanto forte e durevole è perché nella realtà non esiste?
Perché a volte guardandoci intorno vediamo quella particolare luce negli occhi di poche persone a testimonianza dell’esistenza di qualcosa che per noi sembra una chimera?
Nella fretta dettata dall’esigenza di trovare presto quell’amore di cui abbiamo tanto sentito parlare ma che non abbiamo ancora avuto la fortuna di incontrare, facciamo diversi tentativi di identificare chi ci fa palpitare il cuore in un determinato momento come la possibile anima gemella, senza fermarci a chiedere a noi stessi se è davvero la persona che vogliamo accanto. In quel frangente mettiamo in primo piano la nostra esigenza di fare l’incontro fatale e porre fine a una solitudine che non ci fa sentire bene lasciando inascoltata quella vocina interiore che ci sussurra che non basta volere che qualcuno sia quello giusto per esserlo davvero, e che la paura o l’insofferenza di restare da soli ad aspettare qualcosa, non dovrebbe guidare le nostre scelte al punto di farci vedere una realtà diversa da ciò che è.
Probabilmente quelle persone il cui sguardo illumina ciò che le circonda hanno avuto il coraggio di aspettare, senza fretta e senza impazienza, che il proprio cuore facesse quel salto repentino necessario a rivelargli di aver fatto l’incontro che tanto aspettavano, o che si scaldasse in modo lento ma inesorabile fino a rendergli impossibile resistere a qualcosa di tanto intenso. Probabilmente in quel momento non avevano paura di stare da soli, magari stavano anche bene con se stessi, non si domandavano quando un sentimento forte sarebbe arrivato, né erano convinti di non incontrarlo, semplicemente percorrevano la loro strada tranquilli e sereni e…improvvisamente quanto casualmente, hanno inciampato in qualcosa che la maggior parte degli altri si impegna a cercare.
Marta Lock