Forza o debolezza?

Se non riusciamo a staccarci da una situazione…perché lei è troppo forte oppure la voglia di farlo troppo debole…potremmo scegliere di crearne una parallela…sperando che diventi abbastanza forte da spingerci a superare la nostra debolezza…

Molti di noi, prima o poi, si sono trovati a vivere una situazione ambigua, nella quale i confini non erano ben definiti perché non chiari neanche alle due parti coinvolte. Qualcuno è stato protagonista altri vittime di situazioni a metà, dove il limite tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato, tra ciò che era accettabile e ciò che era invece assolutamente intollerabile, era talmente sbiadito da indurre le parti a vivere quasi una realtà parallela in cui tutto sembrava avere un senso diverso da quello che normalmente gli sarebbe stato attribuito.

Abbiamo nascosto dietro il paravento della generosità, raccontandoci che non avremmo mai avuto il coraggio di provocare la sofferenza del nostro partner, un’infedeltà che di fatto aveva già segnato la fine della relazione molto prima che finisse davvero, raccontandoci che sarebbe stato molto peggio troncare di netto una situazione in cui l’altro voleva continuare a restare piuttosto che concederci quella divagazione necessaria a noi per andare avanti e fingere che tutto andasse a gonfie vele. E ci siamo raccontati la bugia che dovevamo essere forti per entrambi e prendere in mano la situazione, sacrificando la nostra libertà per salvaguardare l’equilibrio emotivo di chi, trovandosi da solo da un giorno all’altro, sicuramente sarebbe crollato.

E’ davvero così?

Ci vuole più coraggio a ingannare e fingere che tutto vada bene quando non è più vero o a confessare con sincerità che un sentimento in precedenza importante abbia esaurito la propria energia e si sia spento?

E’ più forte chi va avanti immolando la propria libertà per salvaguardare l’altro o chi prende la decisione chiudere la relazione lasciando a entrambi la possibilità di cercare la felicità con altre persone?

Quando ci siamo trovati dall’altra parte del paravento, quando cioè ci siamo prestati a essere il diversivo per chi diceva di non poter chiudere una situazione che per mille motivi doveva continuare a sopravvivere, abbiamo evidenziato e sottolineato più e più volte che non era corretto ingannare un altro individuo, che comunque la menzogna è una mancanza di correttezza e sincerità nei confronti di qualcuno, che nessuno potrà mai sentirsi felice accanto a chi non prova dei sentimenti profondi… ma a nostra volta ci siamo raccontati la bugia che in fondo non eravamo noi a tradire, che non eravamo noi la causa dell’infedeltà o di una probabile sofferenza di un’altra persona, che se non ci fossimo stati noi ci sarebbe stato qualcun altro. Bugie per giustificare il ruolo di complici di chi non era sufficientemente forte da compiere una scelta, inizialmente dolorosa ma sicuramente più corretta e onesta.

Perciò tutto il punto di vista sulla questione potrebbe essere completamente rovesciato nel senso che in realtà il vero debole non è colui il quale subisce, ignaro e inconsapevole, il tradimento spesso mascherato dietro un’apparente normalità e in alcuni casi assistendo a un’intensificazione delle attenzioni e delle premure dell’altro; il vero debole spesso è colui il quale, incapace di guardarsi allo specchio e accettare con serenità la fine di qualcosa che è stato e che non è più, ha bisogno di crearsi una realtà parallela nella quale rifugiarsi quando l’altra diventa troppo pesante da sopportare. Non tanto perché lo sia di per sé quanto perché non è facile fingere un sentimento che non si prova più; così coinvolge nella propria spirale qualcuno che a sua volta, conquistato dall’apparente generosità di quel sacrificio pur nutrendo sentimenti intensi sceglie di non essere la causa della sofferenza di un’altra persona, si racconta di essere abbastanza forte da sopportare un ruolo da non protagonista. Ma in realtà in quel momento è solo troppo debole per rifiutare una situazione ambigua e non chiara.

Perché se qualcuno ci vuole davvero e tiene realmente a noi, non vorrà mai relegarci a un ruolo secondario bensì vorrà renderci protagonisti della sua vita, non ci dirà mai di tenere troppo all’altro per farlo soffrire causando così la nostra sofferenza per rimanere in bilico su una corda sospesa a mezz’aria… perché se qualcuno è davvero forte e generoso come dice di essere è capace di rendere libero chi non ama più regalandogli la possibilità di essere amato totalmente e trovare la felicità accanto a qualcuno che sceglierà di essere solo suo.

Perché la vera forza non sta nell’ombra della menzogna bensì nella luce della chiarezza.

 

 

Marta Lock