Chi non vuole essere presente… troverà sempre una scusa… chi invece vuole davvero esserlo… troverà sempre il modo…
Per molti di noi la vita sentimentale ha costituito, e spesso continua a costituire, un percorso accidentato, fatto di incontri sbagliati, di relazioni fallimentari e di esperienze da cui avremmo voluto essere risparmiati pur essendoci invece trovati a subirne le conseguenze; gran parte degli errori commessi sono stati provocati dall’inesperienza, certamente, ma anche dall’incomprensibile ostinazione nell’avvicinarci costantemente alla medesima tipologia di persone, secondo il principio che continuiamo a tendere sempre verso chi in qualche modo presenta le caratteristiche di coloro da cui eravamo fuggiti in precedenza. Questo singolare meccanismo si verifica malgrado la presa di coscienza di quanto sia nocivo reiterare le stesse dinamiche relazionali e, in particolar modo, di quanto possa essere dannoso continuare ad avere a che fare con persone simili in alcune peculiarità già inquadrate come inadatte alla nostra natura.
In particolar modo, se abbiamo la caratteristica di essere individui sicuri di noi, in grado di comprendere gli altri con un fine intuito, ci siamo spesso incomprensibilmente imbattuti in soggetti misteriosi, sfuggenti, che ci stimolavano a interpretare il loro comportamento poiché la mancanza di chiarezza e di trasparenza riusciva a tenerci legati in maniera indissolubile, come se il conquistare dei soggetti tanto inafferrabili costituisse una vera e propria sfida, un modo per dimostrare a noi stessi di saper lottare per ciò a cui teniamo davvero. Così ci lasciamo prendere da un vortice di spiegazioni che ci diamo per cercare di indovinare le motivazioni per le quali questi personaggi evitanti continuano a rendersi parzialmente indisponibili, quasi consapevoli che sia proprio quel loro lato caratteriale a permettere alle persone di legarsi a loro. A lungo andare tuttavia quel tipo di rapporti ci lasciano una sempre più grande insoddisfazione, perché una volta usciti dalla bolla dell’innamoramento, che ci induceva a giustificare ciò che era già evidente sarebbe stato intollerabile sulla lunga distanza, cominciamo a comprendere quanto tutto quel non esserci non abbia un senso, quanto le loro giustificazioni non trovino concretezza nell’ambito di una relazione sana e adulta.
Perché abbiamo permesso a quei soggetti di restarci accanto pur rendendosi indisponibili alla costruzione di qualcosa di solido?
Per quale motivo abbiamo creduto alle scuse con cui cercavano di motivare la loro solo parziale presenza nella nostra vita?
Come mai abbiamo cercato di scagionarli credendo che in fondo forse la loro era solo paura di un sentimento troppo grande per essere accolto?
La realtà è molto più semplice di come l’abbiamo sempre immaginata, perché di fatto nessun essere umano che sia davvero coinvolto dal punto di vista emotivo, riesce a essere tanto bravo da tenere a distanza qualcuno di importante, e se continua a trovare pretesti per rimanere assente nella maggior parte delle occasioni, se si dà con il contagocce e rifugge i momenti e i dialoghi più intimi, di fatto non è abbastanza interessato a noi. Non è facile da ammettere eppure è evidente, lo è sempre stato malgrado i tentativi dei soggetti evitanti di indurci a credere il contrario per tenerci legati a loro, per non perdere quel sottile predominio psicologico ed emotivo, oppure la disponibilità fisica di qualcuno che tutto sommato gli piaceva, con cui ci hanno tenuti legati. E così finalmente, dopo aver preso atto della nostra ingenuità, accresciuta dalla sicurezza in noi stessi che ci induceva a credere che quell’essere sfuggente non potesse resisterci realmente, cominciamo a guardare le cose con occhi diversi, a chiedere di più per noi, perché in fondo meritiamo una persona che voglia semplicemente fermarsi con noi.
A quel punto saremo orientati a evitare accuratamente tutti quegli atteggiamenti che ci ricondurrebbero alle medesime dinamiche precedenti e finalmente saremo in grado di volgere lo sguardo verso qualcuno di differente, verso qualcuno che non troverà più scuse per sfuggirci, al contrario troverà sempre il modo di esserci. E, magicamente, ci imbatteremo in quel qualcuno che saprà essere tutto ciò di cui avevamo bisogno per essere felici, senza silenzi, senza segreti, senza più misteri.
Marta Lock