Tra i tanti percorsi della nostra vita… quello in cui preferiamo fermarci…. a volte è quello dove arriviamo per caso…
Molti di noi sentono, a un certo punto della vita, il bisogno di rompere gli schemi, sovvertire l’ordine della normalità, di ciò che è più giusto o adatto, per andare, scoprire conoscere, perché consapevoli che attraverso quel passaggio accrescerà la consapevolezza e la conoscenza di se stessi. E l’impulso a seguire la propria energia interiore è talmente forte in alcuni casi, da non poter restare inascoltata, a nulla varranno le resistenze di chi tenta di fermarci, di convincerci che quel passo non ci darà garanzie di riuscita, che potrebbe anche non andare come speriamo. Noi, determinati e sicuri, non permettiamo loro di mettere un freno a quell’istinto che a gran voce ci sta suggerendo di effettuare una scelta che molto spesso non va verso qualcosa in particolare, o meglio non fornisce certezze sul futuro, tuttavia rappresenta un primo gradino verso una maggiore consapevolezza, maturità, equilibrio, che sentiamo di dover raggiungere.
Così iniziamo un avventuroso viaggio che ci porterà a incontrare persone completamente diverse tra loro e da noi, che ci spingerà a rivalutare tutto ciò che fino a poco prima era normale perché parte del nostro modo di essere all’interno di una realtà conosciuta da sempre, ci indurrà a metterci in discussione e ad aprirci verso l’altro, a stabilire un contatto più diretto con un’interiorità che sapremo essere l’unica guida da ascoltare, l’unica voce che, di volta in volta, ci suggerirà quale strada intraprendere. Ci troviamo davanti a bivi, deviazioni, incroci, spesso senza sapere verso quale destinazione, e altrettanto spesso, pur essendo stati attenti a fare la scelta migliore, abbiamo compreso di aver commesso un errore; eppure non ci sentiamo mai sconfitti, quanto meno non così a lungo da farci tornare sui nostri passi, anzi con il tempo iniziamo a capire che anche quella direzione sbagliata ci ha permesso di salire altri gradini verso una maggiore conoscenza di noi. Dunque continuiamo a camminare nel sentiero della vita cercando qualcosa, un segno, un’indicazione di aver trovato ciò che cercavamo senza sapere di cercarlo.
Come mai, pur essendo determinati a trovare un senso, molto spesso ci rendiamo conto di non avere idea di cosa cercare?
Perché in alcuni momenti ci sentiamo quasi trasportati da una corrente che non abbiamo idea di dove ci condurrà?
E tutto sommato, se non sappiamo cosa stiamo cercando, come mai sentiamo quell’impulso a continuare ad andare, senza fermarci?
Nel momento del viaggio, quello necessario per la nostra crescita interiore, tutto ciò con cui entriamo in contatto diviene fondamentale per scoprire qualcosa di nuovo non solo delle persone e delle situazioni in cui ci troviamo, ma soprattutto di noi stessi in relazione a ciò che viviamo e ai cambiamenti che, inevitabilmente, un percorso di conoscenza comporta. Insomma, quel vagare apparentemente senza meta nel mondo e nell’esistenza in realtà ha un senso ben preciso, ha lo scopo importante e fondamentale di allenarci ad ascoltare con maggiore attenzione le nostre esigenze, le inclinazioni, le affinità con individui e luoghi che ci fanno sentire diversi, più a nostro agio che con altri, più in armonia con ciò che ci circonda e in equilibrio con quell’emotività che, prima di iniziare a camminare, scambiavamo per debolezza, inesperienza da colmare.
Così, incontro dopo incontro, luogo dopo luogo, consapevolezza dopo consapevolezza, può capitare di trovare un posto, così per caso, in cui quell’energia interiore, che prima dell’inizio del nostro viaggio non sapevamo ascoltare, ci dice a gran voce che lì ci sentiamo completamente noi stessi, assolutamente sereni, in perfetto accordo tra ciò che ci circonda e ciò che sentiamo dentro di noi. Ed è proprio lì che sceglieremo di fermarci, una tappa del nostro percorso in cui siamo capitati per caso, ma poi neanche tanto perché abbiamo seguito un flusso che proprio lì forse ci voleva condurre; probabilmente è proprio lì che, prima o poi ci troverà anche quella felicità a cui aspiriamo e che non stava aspettando che il nostro arrivo.
Così, per caso, sapremo di aver trovato la nostra meta.
Marta Lock