Non esistono incontri giusti e incontri sbagliati… esistono persone che sono passate nella nostra vita… per indurci a diventare le persone che siamo…
La dinamicità dell’esistenza contemporanea ci porta verso direzioni fino a un attimo prima completamente inimmaginate che hanno come conseguenza l’incontro e il contatto con una lunga serie di persone le quali entrano ed escono dalla nostra quotidianità come se ci trovassimo dietro le porte scorrevoli di una metropolitana da cui molto spesso non possiamo far altro che assistere all’andirivieni di individui che la affollano. Quel viavai ci confonde, ci destabilizza, tende a darci la sensazione di non poter raggiungere l’equilibrata solidità proprio perché crediamo di non trovarci mai al posto giusto nel momento giusto, anche se in realtà i momenti che attraversiamo sono esattamente ciò di cui abbiamo bisogno pur senza averne la consapevolezza.
Nel corso di questo lungo cammino ci possiamo trovare faccia a faccia con individui che sembrano essere lì per restare, per accompagnare il nostro percorso presente e futuro e questo ci rassicura per tutto il tempo in cui ci tengono la mano e si affiancano a noi ma poi, non appena le circostanze cominciano a far divergere le rispettive direzioni e i punti di vista, restiamo perplessi a domandarci come mai abbiamo dovuto fare quello specifico incontro e intraprendere quell’interrelazione se doveva prima o poi avere un epilogo che ci lascia l’amaro in bocca. In altri casi invece ci imbattiamo in situazioni contraddittorie, in cui avvertiamo un senso di attrazione e repulsione per il frangente e per chi ne è co-protagonista eppure non siamo in grado di prendere le distanze e decidere di non vivere quel momento nonostante i campanelli di allarme ci suggeriscano di starne alla larga. Salvo poi trovarci, a posteriori, ad ammettere che sarebbe stato meglio non farci coinvolgere e voltare le spalle a qualcosa di cui, in fondo a noi stessi, conoscevamo già l’epilogo. Molto di frequente, tuttavia, non abbiamo la capacità di comprendere che siamo stati proprio noi a compiere la scelta e dunque attribuiamo la responsabilità di quegli incontri sbagliati, di quelle storie naufragate, di quelle persone inadeguate a darci ciò che cercavamo, al destino beffardo, al fato avverso, a una congiunzione astrale sfavorevole che ci impedisce di ottenere le cose che tanto desideriamo.
Perché tendiamo a vedere qualunque cosa accada attraverso il filtro del pessimismo?
Come mai non riusciamo a comprendere quanto importante sia il viaggio, il percorso attraverso il quale si genera e si accresce la nostra esperienza e la nostra consapevolezza?
Per quale motivo non siamo in grado di considerare quanto di ciò che siamo oggi sia dovuto esattamente a tutti gli incontri che abbiamo fatto ieri?
Ogni persona che entra ed esce dalla nostra vita, attraverso quelle porte scorrevoli che ci fanno sentire spettatori passivi di ciò che accade, ha un ruolo specifico necessario a farci comprendere aspetti di noi che diversamente non avremmo mai scoperto, ci induce a porci domande, ad avere reazioni che ci svelano la nostra capacità di superare ostacoli, di rialzarci dopo cadute, di resistere alle avversità che proprio la presenza di quello specifico individuo provoca. Tanto quanto altri incontri sono capaci di illuminare la nostra vita per tanto o poco che vi restino, inducendoci a comprendere quanto l’esistenza stessa sia fatta di alternanza tra momenti esaltanti e altri più formativi e introspettivi, fasi fondamentali per la formazione della nostra personalità adulta, complessa e sfaccettata ma assolutamente unica e svelata a noi stessi esattamente in virtù del confronto con tutte le persone che ne hanno fatto, ne fanno e ne faranno parte. Dunque che siano state delle veloci ed evanescenti meteore di cui dopo tempo intravvediamo la scia, o che abbiano costituito molto a lungo dei punti fermi che infine per volontà nostra o dell’altra parte sono venuti meno, tutte le persone il cui cammino si è intersecato, intrecciato in qualche modo con il nostro hanno costituito un importante cambiamento e punto di svolta per indurci a essere le persone che siamo diventate.
Piene di dubbi, difetti e debolezze ma, esattamente in virtù delle consapevolezze raggiunte dopo ogni distacco, dopo ogni uscita dalla porta scorrevole del nostro percorso, molto più forti di quando eravamo saliti per la prima volta sulla metropolitana della vita.
Marta Lock