Non cambiare mai

Cambiamenti

Essere convinti che le persone non cambino… è il modo migliore per ostinarci a non vedere quanto la vita e le circostanze… abbiano nel tempo cambiato noi…

Perché spesso ci sentiamo dire che è impossibile pensare che qualcuno modifichi il suo atteggiamento?

Come mai la maggior parte delle persone sembra convinta di non voler effettuare alcun cambiamento perché in fondo si trova bene con se stessa, con ciò che ha e con i risultati raggiunti?

È davvero così oppure il loro è solo un modo per restare attaccati a una zona sicura in cui non si aspettano sorprese ma neanche delusioni?

La serietà e la rettitudine sono sempre stati obiettivi da raggiungere, almeno secondo gli insegnamenti che abbiamo ricevuto, poiché rimanere saldi a dispetto delle vicissitudini dell’esistenza sembra essere un imperativo necessario a distinguerci dagli altri, gli inaffidabili, gli incoerenti, quelli su cui non si può mai fare affidamento; da un lato questo punto di vista ci si addice per il senso di sicurezza che ci ispira il pensare di avere dei princìpi tanto solidi da essere inattaccabili e irrinunciabili, ma dall’altro non possiamo fare a meno di considerare che nel corso del tempo e degli eventi, malgrado abbiamo tentato con tutte le forze di non rinunciare a tutto ciò che eravamo, di fatto alcune modificazioni si sono verificate, e non possiamo ignorare questa realtà. Tale evidenza ci induce a riflettere e a domandarci se a dispetto dell’educazione e dei moniti che ci sono stati dati, non apparteniamo in realtà alla categoria da evitare, quella degli incoerenti da cui stare alla larga perché inaffidabili. Eppure non ci sentiamo affatto insicuri o in balìa degli eventi, tutt’altro, li abbiamo sempre gestiti riuscendo a trovare vie d’uscita o consolidamenti, sulla base delle riflessioni e della volontà del momento in cui essi si verificavano.

Andando avanti nel percorso di crescita e di maturazione continuiamo a notare che le persone più serene e felici sono proprio quelle che hanno cambiato idea, professione, relazioni, città, perché non appena sentivano affiorare insoddisfazione e frustrazione dovute a quei punti fermi irrinunciabili che si erano imposti, hanno avuto il coraggio di prendere una posizione e considerare quanto forse gli accadimenti si fossero verificati proprio per indurli a comprendere quanto la strada su cui si trovavano fosse la più facile e tuttavia la peggiore per la loro evoluzione. Di contro non abbiamo potuto fare a meno di evidenziare che, al contrario, erano proprio i più rigidi e rigorosi a mostrare tristezza, inappagamento, scontento, a cui non reagivano, come fossero convinti che una modificazione alle situazioni e, men che meno, a se stessi avrebbe significato tradire tutti quei capisaldi su cui avevano basato l’intera loro vita. Tra i due tipi di atteggiamento decidiamo che in fondo il rischio è quello più affine a noi, perché di fatto il cambiamento, l’apertura verso inediti punti di osservazione, non è sinonimo di debolezza, tutt’altro, ci sembra che sia l’attitudine a modificare alcune parti di sé costituisca una risorsa di resilienza, di capacità di adeguarsi a situazioni ormai esaurite per la nostra crescita personale, professionale e interiore, che richieda un’enorme sforzo di adattamento, di comprensione e di ascolto nei confronti di energie che ci spingono verso altro, quando un determinato percorso si è esaurito.

I princìpi di base, quelli su cui incardiniamo la nostra personalità adulta, non verranno mai meno, ci accompagneranno per sempre, ma quelli sono talmente innati che non abbiamo bisogno di combattere per non perderli; tutto ciò a cui si tende a rimanere agganciati è la convinzione che ci ha trasmesso l’ambiente in cui siamo cresciuti, troppo spesso soffocante nei confronti dei desideri e dei sogni, troppo spesso giudicante nei confronti di chi non si conforma a un destino apparentemente già scritto, a ciò che rassicura la maggior parte delle persone ma non noi, gli incoerenti e tuttavia di fatto coloro i quali inducono il mondo a credere che invece alcuni possano cambiare, rischiare e vincere proprio in virtù dell’apertura ad accettare quella modifica a seguito di cui sono diventate, e continueranno a diventare persone migliori.

Così quando sentiremo qualcuno dire che le persone non cambiano, noi sorrideremo perché avremo attentamente osservato quanto lontani siamo oggi dalle persone rigide e ostinate che eravamo ieri, e che avremmo potuto continuare a essere se non avessimo preso coscienza che invece il cambiamento fa parte dell’esistenza, e ne diventa una straordinaria risorsa, se non ci si oppone a esso.

 

 

Marta Lock