Incondizionatamente non è il modo in cui qualcuno dovrebbe sforzarsi di amarci…bensì l’unico in cui non dovrebbe riuscire…a impedirsi di farlo…
Durante il nostro andirivieni all’interno di rapporti e incontri emotivi più o meno duraturi o significativi, abbiamo compreso che una delle cose più rare e difficili da trovare era stata proprio la capacità di accettare l’altro e andare oltre tutto ciò che non ci piaceva. Questo non per scarso spirito di adattamento o per mancanza di volontà di comprensione quanto perché non ci si può costringere a passare sopra a qualcosa che rimbomba dentro la nostra testa in modo sempre più incalzante fino a trasformare una piccola macchia in un enorme buco nero. Perciò la decisione di allontanarci da quella persona che ci appariva talmente piena di difetti assolutamente inconciliabili con il nostro modo di essere e di pensare era diventata l’unica strada possibile, prima che quell’inconciliabilità degenerasse in recriminazioni, accuse e disprezzo che sarebbero servite solo a creare un conflitto senza fine e soprattutto senza via d’uscita.
Allo stesso modo tutte le volte che ci siamo trovati basiti e increduli per la fuga a gambe levate da parte di qualcuno con cui ci sembrava che tutto andasse a gonfie vele, non abbiamo preso in considerazione che nell’altro avessero suonato dei campanelli che gli hanno impedito in qualche modo di proseguire il rapporto perché vedeva in noi difetti e piccole abitudini che a lungo andare sapeva che gli sarebbero diventati intollerabili. Perciò ci siamo ritrovati soli e abbandonati a domandarci il perché di quella fuga, cosa potevamo aver fatto o detto di tanto sbagliato, come mai per qualcosa che era partito da noi in modo spontaneo e naturale l’altro aveva risposto con un assordante silenzio seguito da una silenziosa fuga; ci siamo messi in discussione cercando di modificare le nostre strategie relazionali, il nostro modo di porci in un rapporto, frenando la nostra spontaneità e le parole che istintivamente uscirebbero.
Perché a un certo punto crediamo che sia necessario modificare la nostra vera natura, fatta di spontaneità, difetti ma anche pregi, errori ma anche slanci incredibili, per farci accettare da qualcuno con cui stiamo iniziando a costruire qualcosa?
Per quale motivo ci convinciamo quasi che non troveremo chi saprà amare ciò che noi odiamo di noi e adorare ciò che altri avevano odiato?
E’ giusto soffocare ciò che siamo in nome dell’amore se non ci rende possibile essere noi stessi?
In effetti, guardandoci indietro, ricordiamo che chi ci aveva veramente amati lo aveva fatto in modo totale, completo, senza riserve, senza ricatti morali o psicologici, aveva scelto noi nonostante conoscesse a fondo sia i nostri pregi che i nostri difetti ma non ci aveva chiesto di cambiare perché non voleva lo facessimo, come di contro noi non avevamo chiesto a lui di farlo. E nonostante le arrabbiature, nonostante i momenti di sofferenza perché un sentimento forte è anche quello a volte, nonostante i tentativi di fuga seguiti però da altrettanti intensi ritorni, nonostante gli errori, il legame non si era spezzato, anzi sembrava rafforzarsi proprio per l’incapacità di entrambi di trovare un motivo valido per distaccarsene. Poi però il corso della vita può aver provocato la fine, perché a volte è così, le cose iniziano e finiscono in attesa dell’unica che non finirà, lasciandoci però addosso quella bellissima sensazione di essere stati amati, e di aver amato, esattamente per come siamo, senza riserve, senza condizioni, accettando anche i reciproci sbagli.
E poi dopo tanto tempo e tanti altri incontri comprendiamo che è proprio quello il modo in cui desideriamo di nuovo essere amati, perché abbiamo bisogno di sentire che un errore non causerà una fuga, che una parola non verrà fraintesa semmai, nel caso, ci verrebbe chiesto un chiarimento, un comportamento non verrà interpretato come ostile o contrapposto bensì semplicemente come parte del nostro modo di essere, che una domanda non chiuderà il dialogo perché l’altro sarà lì, consapevole di avere davanti qualcuno pieno di difetti, di pregi, di cose che potranno farlo soffrire e di altre che potranno renderlo immensamente felice, di atteggiamenti che lo infastidiranno e di altri che amerà senza remore, perché ciò di cui non potrà più fare a meno è di starci accanto, incondizionatamente…
E altrettanto incondizionatamente noi lo ameremo.
Marta Lock