Esistono persone con cui stiamo bene… ma non possiamo avere… e altre che potremmo avere… con cui non stiamo bene… e così continuiamo ad aspettare l’equilibrio perfetto…
I percorsi emotivi e sentimentali di ognuno possono essere diversi e sfaccettati, sia perché ciascun individuo ha bisogno di passaggi e metodologie differenti per apprendere attraverso l’esperienza, sia perché le evoluzioni spesso ci conducono verso una direzione completamente diversa, se non opposta, rispetto a quella presa precedentemente. Esiste chi ha creduto di aver trovato l’altra metà di sé, ha intrapreso un lungo percorso insieme a lei ma poi le divergenze sono diventate talmente tante e profonde da aver reso necessaria la presa di coscienza che probabilmente era stata fatta una valutazione sbagliata; c’è chi invece non si è mai voluto fermare perché sentiva in modo profondo e imperativo che nessuno degli incontri fatti era quello definitivo, quell’ultimo dopo il quale non ci sarebbe stato più nessun altro; e poi c’è quell’esercito di persone che ha sempre avuto la netta sensazione di capitare al momento sbagliato nella vita degli altri, o che gli altri scegliessero il frangente peggiore per entrare nella loro esistenza.
Qualunque sia stato il cammino seguito nel momento in cui ci troviamo a riflettere su di esso è inevitabilmente il segno che il cambiamento avvenuto ci abbia indotti a tornare sui nostri passi, o a domandarci il perché di quella lunga attesa e come mai fino a quel momento ci siamo sempre imbattuti in persone non adatte a noi. La chiave sta proprio in questa valutazione perché non è affatto realistico pensare di aver sbagliato tutto, che le scelte precedenti non fossero le migliori per noi o che ciò che è stato vissuto, anche se ha avuto un inevitabile equivoco, sia da buttare, da cancellare e nascondere in un angolo remoto della memoria. Spesso anzi quella determinata persona era perfetta, era la scelta migliore nella fase in cui ci trovavamo quando l’abbiamo incontrata e scelta, poi però l’evoluzione personale nostra e dell’altro, ci ha condotti verso posizioni distanti e inconciliabili al punto di rendere necessario scrivere la parola fine a quell’episodio della nostra vita.
Oppure il fatto che mai nessuno ci abbia mai fatto sentire di voler fermare la nostra ricerca, farci desiderare di sederci mano nella mano con un altro individuo, non deve portarci a pensare che siamo inadeguati a un rapporto profondo, o non destinati ad averlo, semplicemente abbiamo un livello di selettività maggiore rispetto ad altri, o forse un ascolto delle corde più vibranti dell’interiorità decisamente più intuitivo, più orientato a perseguire un ideale talmente alto da non lasciarci fermare da niente di meno di quel tutto che vogliamo per noi. Infine i più disorientati sembrano essere quelli che invece si sono buttati, che hanno lasciato spazio agli incontri, hanno aperto le porte a sentimenti che però erano destinati a individui che non potevano avere, a volte per il momento inadatto, altre a causa di situazioni preesistenti e altre ancora per distanze incolmabili, mentre al contrario non riuscivano a liberare emozioni profonde verso chi era lì, accanto a loro, e pronto a dare tutto ciò che non avevano ricevuto in precedenza.
Perché quella felicità che tanto aspettiamo sembra continuare a giocare a nascondino con noi?
Come mai ogni qualvolta pensiamo o speriamo di aver messo fine alla nostra ricerca, siamo costretti dalle circostanze a ricrederci?
La vita è una continua esperienza, un cammino di apprendimento e di conoscenza di noi stessi, anche i presunti errori o gli eventi che, contrariamente a quanto ci aspettiamo, hanno un inizio e una fine, sono fondamentali a maturare, crescere e comprendere ciò che davvero fa per noi; in questo sentiero incontriamo tante persone che, seppure non siano quelle che rimarranno accanto a noi per tutto il percorso, sono comunque importanti e fondamentali per accompagnarci per un breve tratto, e ci lasciano qualcosa di sé che sarà la base del livello di conoscenza superiore. Nell’illusione di un per sempre che arriverà solo quando saremo davvero pronti, continuiamo a incrociare individui importanti e che ci arricchiranno, amplieranno i nostri punti di vista e forgeranno il nostro carattere che diventerà di esperienza in esperienza più solido e consapevole.
Fino al meraviglioso giorno in cui finalmente quell’equilibrio perfetto che tanto avevamo atteso giungerà davanti ai nostri occhi e il suo arrivo sarà capace di cancellare il lungo tempo dell’attesa, attesa che tutto ciò che c’è stato prima ci ha aiutati a superare.
Marta Lock