Spesso la soluzione più semplice… è proprio quella che non prendiamo in considerazione… perché non ci sembra abbastanza complicata…
Quando ci troviamo ad avere a che fare con gli eventi della vita, quegli alti e bassi che inevitabilmente si succedono nella complessa esistenza che ci troviamo a condurre, quell’ottovolante sopra il quale siamo costretti a salire e scendere come se le sue fossero tappe obbligate della nostra quotidianità, ci sembra molto spesso di trovarci di fronte a problematiche che sembrano non avere soluzioni, a impedimenti di cui dobbiamo prendere atto e che irrompono nel nostro equilibrio forse, pensiamo, perché il fato è avverso. Dunque ci mettiamo in una posizione di quasi rassegnazione, certi che alcune cose non possano essere evitate o superate, cercando di restare in superficie nell’attesa che passi il metaforico temporale che di quando in quando si abbatte su di noi; tuttavia spesso a quei blocchi seguono modificazioni dell’ordine precedente delle cose, costringendoci a trovare un modo per riassestarci e per ridefinire ciò che a causa di quell’episodio è andato perduto.
E se non fosse così?
Se esistesse un altro modo per affrontare ciò che accade divenendone protagonisti piuttosto che osservatori passivi degli accadimenti?
Come mai decidiamo di osservare solo il percorso più complicato, al punto di scegliere di desistere e guardare come andrà a finire, piuttosto che spostarci verso un altro punto di vista e provare a trovare un altro approccio?
Tutto ciò che capita all’improvviso ci destabilizza e ci induce a fermarci all’ostacolo, a soffermarci sul problema che ha provocato e sulle potenziali implicazioni che potranno derivarne, costringendoci quasi a crogiolarci su quell’immobilità passiva, su un approccio incapace di suscitare in noi la giusta reazione oppure costringendoci ad ammettere che le forze esterne sono molto più forti di quanto noi vorremmo opporci. Dunque l’unica soluzione, secondo quel punto di vista completamente errato, è continuare a focalizzarci su tutte le complicazioni a cui dobbiamo far fronte anziché cercare un modo per aggirare gli ostacoli, per oltrepassare quel muro che non riusciamo ad abbattere. Tuttavia per uno di quegli strani quanto singolari eventi dell’esistenza, la stessa che abbiamo sempre osservato attraverso la lente delle complicazioni, entriamo in contatto con uno di quegli individui che, al contrario di noi, sembrano essere in grado di fronteggiare qualsiasi impedimento, qualsiasi ostacolo e trovare la soluzione a ogni problema, con una facilità che ci lascia interdetti e anche un po’ invidiosi di un’abilità che noi non riusciamo ad avere.
Inizialmente proviamo ad attribuire quella capacità a un puro caso, all’eccezione che conferma la regola ma la realtà ci smentisce poiché, entrando un po’ più in confidenza con lei, conoscendola più a fondo, abbiamo la possibilità di vedere che per questa persona tutto sembra facile, ogni piccolo o grande ostacolo viene risolto in virtù della singolare capacità di trovare un sistema per aggirare l’ostacolo piuttosto che soffermarsi a prendere in esame ogni singolo aspetto o impedimento generato dal problema. Continuando ad avere a che fare con lei cominciamo a comprendere quanto in realtà sia l’atteggiamento a fare la differenza tra una semplice risoluzione oppure un problema complicato che si acutizza a causa della nostra incapacità di trovare una via d’uscita, un modo per andare oltre trovando una via secondaria o concentrandoci su quali aspetti possano costituire il punto di ingresso migliore verso l’inizio di un espediente risolutivo da espandere poi a tutto il resto. Quell’incontro sarà determinante a indurci a modificare il nostro atteggiamento, seppur con molta fatica poiché uscire da noi stessi per aprirci a qualcosa di nuovo non è mai semplice, perché abbiamo capito che il suo, quello della persona che per caso è entrata nella nostra vita, è l’unico modo per procedere non più da osservatori passivi bensì da protagonisti che non subiscono gli eventi, li prendono in mano, li gestiscono e li volgono a proprio favore.
E così capiremo che tutto ciò che spesso ci era sembrato insormontabile, complesso e improbabile da superare, in realtà attraverso il nuovo sguardo diventa risolvibile, semplicemente cercando la soluzione anziché soffermarsi sul problema.
Marta Lock