Il momento in cui smetteremo di avere fiducia… potrebbe essere seguito da quello in cui le circostanze… ci metteranno davanti alla splendida occasione di poterci ricredere…
Quante volte ci siamo sentiti talmente scoraggiati da pensare di non riuscire a raggiungere l’obiettivo tanto desiderato?
Come mai nonostante gli sforzi, l’impegno e le energie impiegate sentivamo di non andare né avanti né indietro arrivando a dubitare che valesse davvero la pena sforzarsi tanto?
Perché anche quando desideriamo con tutti noi stessi credere che le cose siano possibili le circostanze sembrano volerci tenere ancorati a un’impasse che fa vacillare la nostra fiducia?
E ancora, in quante occasioni siamo andati avanti come degli arieti verso il muro da abbattere per poi ritrovarci in terra e doloranti perché, ahimé, non siamo riusciti nell’intento?
Nella vita attraversiamo tante tempeste, tante bufere, a volte veri e propri uragani, che ci danno l’impressione di sentirci risucchiati in vortici dai quali diventa difficile uscire; in quei momenti in cui tutto sembra avverso, diventa un’impresa quasi impossibile ricordare le altre fasi quelle nelle quali abbiamo raggiunto gli obiettivi e ne siamo stati appagati. Dunque lo sguardo cupo sul momento che stiamo vivendo ammanta tutta la realtà circostante impedendoci di vedere il colore che comunque ci ruota intorno, determinando un crollo della fiducia in noi stessi e facendoci perdere la convinzione di raggiungere l’obiettivo che sembra volerci sfuggire.
Eppure dovremmo aver imparato che gli alti e bassi fanno parte del percorso intrapreso, che le cadute ci hanno sempre insegnato a rialzarci e che gli ostacoli spesso sono serviti a farci capire quanto determinati e forti siamo stati nel riuscire a oltrepassarli; eppure però in questi delicati momenti in cui la fiducia crolla, la sicurezza in noi stessi vacilla e la volontà cede il passo al fatalismo, sembriamo dimenticare. Non riusciamo a ricordare in quanti altri periodi ci siamo sentiti quasi sconfitti, quante lotte abbiamo perduto e a quante cose siamo costretti a rinunciare e, allo stesso modo, non riusciamo più a vedere l’altro lato della medaglia, quando qualcosa poi si è mosso e abbiamo recuperato terreno e fiducia, abbiamo ottenuto risultati che, se anche non erano quelli sperati, ci hanno comunque restituito sorriso e sicurezza in noi stessi, forse perché erano quelli più giusti per noi in quel momento. Dunque, in quel particolare momento di oblìo, avanziamo scoraggiati e abbattuti pensando che difficilmente questa volta potrà accadere qualcosa che farà scivolare via quel velo di sfiducia attaccato alle nostre spalle come una seconda pelle.
E proprio quando niente sembra più consolarci arriva inaspettato quel gancio, quell’appiglio, quella piccola vittoria che ci permettere di riprendere in mano le redini e smettere di darci per sconfitti, di alzare la testa e ritrovare la spinta necessaria per ricominciare a procedere spediti in avanti, a farci guardare allo specchio sorridendo di noi e dell’appena superata sfiducia e pensare che tutto sommato un ostacolo non è una fine bensì semplicemente un ostacolo. Pensandoci e riflettendoci a fondo, recuperando quello sguardo alle esperienze passate che non eravamo più in grado di dare vediamo con chiarezza che spesso un fermo, un momento di stasi, aveva costituito un bivio, quasi un suggerimento per avvisarci che forse la strada che stavamo percorrendo non era quella giusta e che dovevamo fare una pausa di riflessione per comprendere quale fosse invece la direzione migliore per noi.
Perciò davanti agli strani e incomprensibili alti e bassi di fronte a cui la vita ci mette, improvvisamente ci troviamo di fronte a quella splendida opportunità di ricrederci, di veder tornare il sole proprio dove le nuvole avevano oscurato i momenti precedenti e, proprio un giorno tra tanti, riscopriamo il piacere, la gioia e la voglia di credere che qualcosa di bello può sempre succedere.
Marta Lock