L’intensità di qualcosa…non dipende da ciò che possiamo aspettarci dopo…ma da quanto disposti siamo a viverla adesso…
Esistono nella vita delle coincidenze strane che ci fanno piombare mani e piedi dentro qualcosa in cui mai avremmo immaginato o previsto di poterci trovare, a prescindere dalla nostra volontà e propensione a volerlo fare. In queste singolari situazioni tutto ciò che succede è talmente accelerato da farci sentire risucchiati dentro il vortice che le condizioni esterne e quelle interiori provocano, senza che possiamo far nulla per uscirne e facendoci scegliere di lasciarci trascinare dalla corrente ovunque voglia condurci. Può essere che le emozioni potenti che si sprigionano siano le prime dopo tanto tempo, oppure che si manifestino in situazioni limite o ostacolate, o ancora che sappiamo fin dall’inizio di doverci rassegnare a un’inevitabile separazione dovuta a uno spostamento più o meno definitivo di uno dei due.
Allora cosa fare?
Rinunciare in partenza a vivere le sensazioni intense che qualcosa di tanto raro ci può regalare oppure buttarci dentro mani e piedi senza pensare al dopo?
In quale modo possiamo riuscire a lasciarci coinvolgere pur sapendo che presto dovremo allontanarci da una cosa talmente spontanea e naturale da aver fatto uscire fuori quei lati di noi che credevamo cancellati dalle esperienze precedenti?
Tutte queste riflessioni che ci girano in testa nei primissimi frangenti di questi incontri lasciano posto, subito dopo, al ricordo delle volte che abbiamo scelto una situazione convinti che sarebbe durata per sempre e che in realtà è finita, con nostra grande delusione, e delle altre in cui abbiamo privilegiato la razionalità per timore delle emozioni ma che alla fine ha portato allo stesso risultato lasciandoci il rammarico di non aver scelto con il cuore. Perciò dopo un breve attimo di esitazione decidiamo di voler vivere quella strana cosa incredibilmente coinvolgente davanti alla quale ci troviamo, perché ci rendiamo conto che qualunque cosa ci riservi il domani, non sarebbe giusto rinunciare a ciò che di bello e intenso ci sta succedendo oggi.
E nel momento in cui decidiamo di lasciarci andare e coinvolgere a prescindere dalla durata della relazione e da ciò che potremmo aspettarci in seguito, realizziamo che le emozioni che ci regala sono talmente forti e importanti da aver cancellato con un colpo di spugna ogni dubbio e perplessità iniziale e che, qualunque cosa ci riserverà il destino, resteranno indelebili nella nostra memoria emotiva perché, oltre a regalarci attimi di intensa felicità tanto importanti quanto rari, ci hanno ricordato chi siamo veramente al di là delle maschere che nel tempo abbiamo dovuto indossare per difesa e autotutela facendoci quasi dimenticare come eravamo prima che le esperienze segnassero il nostro cuore e la nostra anima.
Quindi scegliamo di prendere a piene mani quel meraviglioso regalo che ci è stato fatto dalla vita senza fare programmi né progetti, semplicemente vivendolo, non considerando il fatto che la vita ci riserva sorprese inimmaginabili e che se qualcosa è talmente forte da sfidare, mettendola da parte, la nostra e altrui propensione a dare una continuità a un rapporto che ci fa stare bene per accogliere ciò che ci è capitato come una parentesi indimenticabile ma temporanea del nostro percorso emotivo, potrebbe anche essere sorprendentemente capace di sfidare le distanze e gli ostacoli e di sopravvivere in modo sempre più prepotente.
Perché la rinuncia al domani ci libera e ci permette di vivere ogni momento come se fosse l’ultimo possibile, creando qualcosa di talmente magico che può trovare alimento persino nella lontananza e nel distacco, fino ad avere inaspettatamente quel dopo al quale avevamo scelto di rinunciare.
Perché la rinuncia al domani ci libera e ci permette di vivere ogni momento come se fosse l’ultimo possibile, creando qualcosa di talmente magico che può trovare alimento persino nella lontananza e nel distacco, fino ad avere inaspettatamente quel dopo al quale avevamo scelto di rinunciare.
Marta Lock