Baciami ancora

Baciami ancora

Le persone che si amano si baciano… sempre e per sempre… le persone che non amano baciarsi non si stanno amando… non ancora o non più…

Quanto spesso ci è capitato di avere a che fare con persone apparentemente rigide e poco inclini alle tenerezze?

In quante occasioni davanti a quello strano distacco ci siamo sentiti rispondere che l’altro non era propenso a determinate effusioni?

Perché in alcune relazioni manca esattamente quel fondamentale legame affettuoso che invece è vitale in un rapporto?

Come mai a volte accettiamo una distanza dichiarata ma che a noi lascia il gusto amaro di non avere ciò che desideriamo da quella relazione?

Molte volte succede che alcuni rapporti inizino in un modo strano, particolare, molto incentrati soprattutto sull’attrazione fisica, sul consumarsi rapido della passione a discapito dell’interiorità, del dialogo, della confidenza, di quel raccontarsi che mentalmente lega due persone infinitamente di più di qualunque forte unione di sensi. In questi casi tutto si brucia in fretta, tutto è subordinato all’atto fisico, che a dirla tutta ci fa sentire bene, desiderati, appassionatamente inseguiti da qualcuno che tanto ci piace, ma che poi ci lascia mancanti di quel completamento, di quella parte successiva che normalmente è destinata alle confidenze e alle tenere attenzioni.

Così tentiamo di portare quegli inizi esplosivi su un livello differente, proviamo a far crescere quella relazione, a modificarne un po’ il percorso fino a giungere o avvicinarci a ciò che vorremmo avere per sentirlo come un rapporto completo. Ecco che, in qualche caso, ci sentiamo però rispondere di non avere a che fare con qualcuno che ama le effusioni, che le smancerie sono cose da ragazzini, che gli adulti non si tengono per mano, non hanno bisogno di baciarsi continuamente, che se la relazione sta andando avanti tutto sommato è perché un legame già c’è e non è necessario doversi reciprocamente dare dimostrazioni di affetto.

Noi, poco convinti, mandiamo giù il rospo pensando che in fondo non ha tutti i torti, che la cosa importante è condividere momenti che con il tempo potrebbero diventare sempre più frequenti e far volgere quella passione iniziale in qualcosa di molto più stabile. Pensiamo che non sia necessario dover dimostrare agli altri ciò che si sente solo in due e che non siamo più adolescenti, gli adulti si comportano da adulti. Però c’è una parte di noi, quella più emotiva, quella più morbida, che soffre un po’ quella mancanza di affettività, non tanto perché sentiamo il bisogno di dimostrare qualcosa al mondo esterno, mondo di cui abbiamo imparato a ignorare le dinamiche e le regole per vivere seguendo la nostra individualità e le nostre esigenze, bensì perché avvertiamo la necessità di dare e ricevere anche quelle tenerezze, quelle innocenti effusioni che completano un rapporto, quelle piccole abitudini distratte ma dolci che ci rassicurano anche quando crediamo di non aver bisogno di essere rassicurati.

Quella parte di noi si guarda intorno, si intenerisce quando vede due ragazzini che si baciano alla fermata dell’autobus, due adulti in stazione che si stringono in un abbraccio prima di prendere un treno, una coppia di anziani che camminano a stento senza però lasciarsi mai la mano, quella parte di noi si commuove pensando a quanto si stiano amando le persone che osserva. E decidiamo che anche noi desideriamo sentirci in quel modo: cercati, amati, silenziosamente rassicurati, perché è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per noi a prescindere da ciò che l’altro può o non può dare, e che se tiene davvero a noi non può non prendere in considerazione o fingere di non ascoltare ciò che con delicatezza stiamo cercando di fargli capire.

E sarà proprio quella parte di noi, quella che crede che un bacio sia necessario per l’amore, che una carezza sia fondamentale per sentirsi più uniti, che qualcuno che cammina mano nella mano con noi è molto più vicino di chi cammina al nostro fianco ma staccato da noi, sarà proprio quella parte a decidere se chiedere ancora un bacio o prendere atto della realtà che forse se quel bacio non viene dato, è perché non c’è sufficiente amore per farlo giungere spontaneamente. Quella parte che sa cosa vuole, a quel punto, saprà anche cosa fare.

 

 

Marta Lock