Contro ogni previsione

Resilienza

Non tutto ciò che è facile è giusto… molto spesso la cosa più giusta… è la più difficile nella quale ci siamo imbattuti…

Nel momento in cui ci troviamo a compiere le scelte più importanti, quelle in grado di determinare quale direzione potrà prendere la nostra vita da quella fase in avanti, ci troviamo sovente davanti a un bivio, a una biforcazione importante dove entrambi i sentieri sembrano poterci potenzialmente condurre verso una modifica sostanziale della nostra esistenza. Altrettanto spesso capita che laddove una via ci sembra piuttosto lineare, inducendoci a scorgere ostacoli ma anche opportunità che si nascondono all’orizzonte, l’altra può apparirci invece più nebulosa, meno appetibile e comprensibile a causa delle curve, delle salite e le discese che possiamo solo intravedere; malgrado la tentazione di andare verso il fascino del mistero, la sorpresa di tutto ciò che viene celato dal percorso più accidentato, non possiamo fare a meno di riflettere sull’assunto che abitualmente ciò che presenta troppi ostacoli tende a essere la situazione meno adatta, quella che certamente potrà generare problemi e frustrazioni che sarebbe meglio evitare. Anzi, in realtà consideriamo quello scorcio sugli impedimenti come un avvertimento a lasciar stare, a desistere perché la via si preannuncia complessa e perché in fondo qualcosa di tanto accidentato deve necessariamente essere la cosa sbagliata.

Così la maggior parte di noi opta per il cammino più lineare, quello più semplice, nella convinzione che quando una direzione appare serena, liscia e senza impedimenti è perché, a saper ascoltare i segnali, risulta essere quella giusta attraverso la quale potremo raggiungere la stabilità e l’equilibrio che ci sono necessari per raggiungere la felicità. Tuttavia alcuni, contro ogni buon senso, ogni logica, ogni suggerimento o consiglio, decidono di perseguire l’altro percorso, quello che aveva spaventato tutti gli altri perché non ne potevano scorgere le incognite e il proseguimento, trovandosi di fatto a dover cadere molte volte, a dover combattere quasi ogni giorno per ritornare sul binario principale, pensando di gettare la spugna non una ma mille volte perché la tempesta sulla quale si trovano sembra a volte inarrestabile. Eppure in loro sembra prevalere l’ostinazione, quella sottile follia che li induce a restare attaccati alla convinzione che quella sia la direzione giusta, malgrado tutto sembri dimostrare il contrario e perciò continuano a cadere e a rialzarsi, a superare ostacoli apparentemente invalicabili e a trovare il modo di girare intorno alle barriere che di volta in volta, quasi in moto perpetuo, si innalzano.

Perché qualcuno non ascolta i segnali e continua a perseguire la propria convinzione a dispetto di tutti gli accadimenti che sembrano suggerire di rinunciare?

Come mai sono tanto ostinati da non voler guardare verso una via molto più semplice?

Esisterà un momento in cui saranno costretti ad arrendersi oppure andranno avanti a oltranza solo per dimostrare a se stessi e agli altri di non aver commesso un errore?

Mentre osserviamo perplessi il comportamento di questi ostinati e resilienti personaggi sembriamo non notare che la nostra scelta, quella che appariva lineare e piena di luce, come se le energie sottili avessero voluto spingerci verso di essa, sta cominciando a scricchiolare, a mostrare le sue ombre in precedenza non notate, che ci inducono a considerare che forse la strada più semplice non è quella più giusta come avevamo creduto, bensì solo quella che ci ha permesso di raggiungere solo una tappa del nostro obiettivo finale e che ora sembra si stia arrestando. Al contrario gli altri, gli originali e testardi coraggiosi, stanno cominciando a raccogliere i frutti dei loro sforzi, non cadono più e non hanno più battute d’arresto perché sono stati capaci di gettare le basi solide per proseguire in maniera spedita verso la loro meta finale, quella che nessuno aveva osato sognare a parte loro, gli eccentrici, gli impavidi, i combattenti.

E così, mentre la nostra scelta apparentemente più giusta si mostra come una delle tante sbagliate che abbiamo compiuto e che forse, se non apprenderemo l’insegnamento, continueremo a compiere, non possiamo fare a meno di ammirare il loro coraggio, la loro capacità di andare contro tutto per raggiungere quel sogno che sembrava il più sbagliato ma che era invece tutto ciò che desideravano avere. E che contro ogni previsione hanno ottenuto.

 

 

Marta Lock