Scatole cinesi

Il giorno in cui penseremo di aver sbagliato tutto… dovrebbe coincidere con quello nel quale realizzare… che quegli errori potrebbero essere stati una grande opportunità…

Quante volte ci siamo trovati a rimpiangere alcune azioni che hanno generato inaspettate reazioni a seguito delle quali abbiamo dovuto cambiare il nostro percorso?

In quante occasioni ci siamo trovati a fare i conti con gli sbagli che, messo da parte l’orgoglio iniziale abbiamo dovuto ammettere di aver commesso, e con la conseguente modificazione della realtà nella quale ci trovavamo?

Cosa ci spinge a credere che le situazioni abbandonate e lasciate indietro, nostro malgrado, fossero il meglio per noi?

Molto più spesso di quanto siamo disposti ad ammettere gli accadimenti della vita ci conducono a commettere errori di valutazione, azioni impulsive o inversioni di marcia che rompono gli equilibri precedentemente costruiti costringendoci a crearne di nuovi; in quelle circostanze ci sentiamo abbattuti e delusi, alla ricerca di un motivo razionale che possa aver provocato il giro di boa che ci ha lasciato in bocca il sapore amaro della responsabilità di tutto ciò che è accaduto. La consapevolezza del nostro senso di colpa per aver impedito a noi stessi e a chi ci era accanto in quella fase o alla situazione da cui siamo stati costretti ad allontanarci, di proseguire nel medesimo cammino provando le stesse emozioni, sensazioni, soddisfazioni, ci impedisce di osservare la questione da un punto di vista più ampio, quello cioè che molto spesso alcuni nostri atteggiamenti inconsci sono successivi a un istinto inspiegabile che tende a volerci allontanare da ciò che avevamo raggiunto.

Malgrado il senso di disorientamento e di presa d’atto che quanto abbiamo compiuto è stato l’unico motivo per cui la condizione precedente è stata sovvertita, cominciamo a riflettere su quanto, dopo quello sbaglio che credevamo irreparabile, il sentiero su cui abbiamo deviato ci abbia in fondo condotti verso qualcosa di inaspettatamente differente; sebbene la resistenza a un cambiamento non cercato ci abbia provocato dei blocchi e una momentanea disattenzione sulla maggiore affinità del nuovo alle nostre corde e al percorso verso cui tendevamo, lentamente scopriamo la positività che da quella rigenerazione fuoriesce. E non possiamo fare a meno di meditare su quanto in fondo non saremmo mai riusciti a trovarci nella situazione di fronte alla quale ci troviamo se quell’errore precedente non fosse mai avvenuto, se non fossimo stati costretti a compiere, o a subire, un distacco netto da tutto ciò che costituiva la nostra realtà precedente.

Tornando indietro ancora un po’ riusciamo a ricordare le innumerevoli altre volte in cui i nostri sbagli hanno inizialmente provocato in noi un forte senso di colpa, di frustrazione e di fallimento per non essere stati in grado di controllarci, di essere più equilibrati e razionali, per non aver saputo comprendere l’importanza di ciò che avevamo. Questo se da un lato ci ha portati a essere individui migliori proprio in virtù della presa di coscienza di quanto preziosi siano ogni momento, ogni evento, ogni persona che abbiamo avuto accanto nell’esistenza, dall’altro ci induce a vedere con lucidità quante porte si siano aperte successivamente al primo evento apparentemente deludente, e quanto quelle porte, una seguente l’altra, ci abbiano progressivamente condotti verso qualcosa o qualcuno di molto migliore, di molto più appagante e affine alle nostre inclinazioni.

Abbiamo appreso quanto tutto ciò che accade sia un affascinante concatenamento di eventi in cui il precedente racchiude il seme del successivo, come nelle scatole cinesi che possono inserirsi l’una nell’altra, e così via generando nuove e inattese opportunità che non avrebbero potuto esistere senza il fattore determinante dell’errore, troppo frettolosamente archiviato come evento negativo. La lucidità del riuscire ad accogliere gli accadimenti come un inevitabile impulso verso l’evoluzione personale, ci aiuterebbe a comprendere quanto in realtà tutto ciò che ha un lato negativo ne ha, se guardato da un’altra angolazione, un altro completamente positivo che potrebbe essere molto maggiore di quanto avessimo mai potuto presagire.

A quel punto l’errore non ci farà più paura perché sapremo che potrebbe indicarci la strada migliore verso cui indirizzare il nostro successivo percorso.

 

 

Marta Lock