Sognando domani

Apprezzare e guardare tutto ciò che è arrivato… anziché pensare a tutto ciò che deve arrivare… è probabilmente il modo migliore per vivere la vita… 

Molte persone trascorrono tutta la vita aspettando quell’episodio importante che la cambierà radicalmente, il punto di svolta esistenziale che permetterà loro di raggiungere finalmente l’agognata felicità che tutti inseguono. Molte di queste persone sembrano vivere il presente come se fosse un limbo indefinito, senza grossi scossoni, che li traghetterà verso un momento esplosivo in cui tutte le emozioni saranno chiamate in causa e ciò che succederà sarà incontenibile nella sua grandezza. Altrettante tra loro però vivono su un’altalena tra desiderio che ciò si realizzi e frustrazione perché non lo ha ancora fatto, perdendo tutto il presente che scorre via come sabbia tra le dita salvo poi guardarsi indietro e rimpiangere quel momento sottovalutato, o lasciato sfuggire, pensando che se lo avessero trattenuto, se lo avessero guardato con più attenzione, avrebbe potuto costituire la svolta, l’occasione perduta.

E così tra rimpianti per il passato e speranze disattese per il futuro continuano a vivere nel loro limbo, inconsapevoli che potrebbe trovarsi proprio in quella terra di mezzo che è la quotidianità, l’occasione per vivere davvero.

Perché molti di noi non riescono ad apprezzare ciò che hanno?

Come mai è opinione comune che ciò che potremmo avere è certamente migliore di ciò che già possediamo?

E’ davvero produttivo vivere nell’insoddisfazione di aspettare quell’attimo di infinita felicità che verrà domani perdendo invece quello di reale gioia che c’è oggi?

Dove ci porta questa tendenza a inseguire sempre una chimera?

In quello strano e incomprensibile meccanismo che è la mente umana, si fa strada a volte l’incapacità di vedere le cose per come sono o, peggio ancora, di vederle sempre come mancanti di qualcosa, come carenti di quel piccolo tassello che renderebbe il puzzle completo. Si insinua nella quotidianità quell’insoddisfazione generata dall’abitudine a ciò che si ha, anche se in precedenza era stato fortemente desiderato, sognato, visto come un obiettivo che ci avrebbe resi sicuramente felici. All’interno di questo singolare meccanismo molti di noi continuano a scappare verso una felicità che non riusciranno mai a raggiungere, forse perché l’idea che ne hanno è quella, appunto, di essere irraggiungibile.

Molto spesso invece è proprio ciò che abbiamo sotto gli occhi sempre, quello sguardo familiare, quel sorriso rassicurante, quella certezza costruita, a rappresentare esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene, ciò che probabilmente andremmo a cercare se non l’avessimo, perché in fondo è proprio tutto ciò che può renderci felici… ma non lo sappiamo. Sognare qualcosa di migliore, avere un nuovo obiettivo da conseguire, cercare di realizzare un nuovo progetto, sono emozioni elettrizzanti, ci fanno sentire vivi e ci impediscono di sederci su noi stessi facendoci assalire dalla noia, ma non dovrebbero mai essere un’astrazione dalla realtà, non dovrebbero mai sovrastare l’importanza di ciò che è già accanto a noi, non dovrebbero mai essere un gancio per sottovalutare tutte le piccole vittorie ottenute, tutte le minuscole emozioni che ogni giorno ci troviamo davanti agli occhi.

Così riuscendo a vedere la nostra realtà come quella che abbiamo scelto e non come quella che ci è capitata, dal momento che abbiamo sempre la possibilità di decidere quale direzione prendere, possiamo altrettanto consapevolmente scegliere di essere felici, di non trascurare più quelle piccole emozioni con cui quotidianamente veniamo a contatto e considerarle come parte di un tutto che, quando raggiungeremo quel futuro tanto sognato, ci avranno resi felici oggi, insegnandoci come esserlo anche domani. E così, ballando al buio con la nostra vita, illuminati solo dal faro della nuova coscienza, la ringrazieremo per averci dato quelle noiose certezze, quelle trascurabili intense emozioni, quegli attimi eterni che l’hanno resa indimenticabile.

In questo modo il sogno di domani non sarà più una chimera bensì il traguardo del percorso intrapreso oggi, nella rinnovata consapevolezza che tutto ciò che abbiamo è esattamente ciò che avevamo desiderato e scelto ieri.

 

Marta Lock